Operazione di sterilizzazione di alimenti liquidi, per esempio, il latte, che consiste nel portare l'alimento liquido micronizzato a 140-150 °C per pochi secondi, mediante l'immissione di vapore surriscaldato; l'acqua evaporata viene successivamente ricondensata ed eliminata, e il prodotto raffreddato.
Schematicamente, l'alimento liquido da sterilizzare viene:
omogeneizzato, preriscaldato a 80 °C e micronizzato;
iniettato con vapore a 13 bar, che lo porta in 4 sec a 140-150 °C, temperatura a cui l'alimento rimane per pochi secondi;
passato in camera di decompressione sotto vuoto parziale (per favorire l'evaporazione dell'acqua) dove, a 75 °C, il vapore è riceduto al sistema;
refrigerato e confezionato in contenitori di vetro o tetrapak.
L'alimento così trattato si conserva meno a lungo rispetto alla sterilizzazione classica e, purtroppo, perde il proprio patrimonio vitaminico e proteico, anche se appare migliore sotto il profilo organolettico e quindi più invogliante per il consumatore. Il latte uperizzato è conservabile per periodi molto lunghi che devono sempre essere riportati sulla confezione e acquisisce un colore più scuro e un aroma di cotto.
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