Tumore maligno del rene (un tempo dettoipernefroma) che costituisce l'80% di tutti i tumori renali. L'età di maggiore incidenza è compresa fra i 55 e i 60 anni. i fattori di rischio sono costituiti dal fumo di sigaretta, dall'esposizione ambientale al cadmio e da diverse malattie geneticamente trasmesse (come ad esempio la rara malattia di Hippel-Lindau, con la presenza di angiomi multipli nella retina e nell'encefalo). Il sintomo più importante è l'ematuria, ossia la perdita di sangue con le urine, a cui possono essere associati dolori lombari, astenia, anemia di vario grado e qualche volta anche febbre. Il tumore si diffonde invadendo i vasi renali e la vena cava. Le metastasi a distanza colpiscono prevalentemene i polmoni, il fegato e le ossa. La terapia di scelta è rappresentata dall'intervento chirurgico di nefrectomia, meglio se facilitato dall'embolizzazione vascolare preoperatoria (effettuata a scopo di ridurre l'emorragia operatoria e di scongiurare la disseminazione neoplastica intraoperatoria). Le altre modalità terapeutiche in caso di malattia metastatica presentano delle possibilità molto limitate. L'immunoterapia (interferone e interleuchina 2) ha fornito sinora risultati contrastanti. La sopravvivenza a 5 anni è del 60-70% nelle forme limitate, e meno del 5% nella malattia disseminata al momento della diagnosi. La prevenzione primaria si basa sul controllo dei fattori di rischio noti; nei soggetti a maggior rischio può essere consigliata l'esecuzione ripetuta nel tempo di esami delle urine con valutazione citologica, o ecografie ripetute a determinati intervalli di tempo.
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