Relazioni fisiche basate sullo scambio di piacere sessuale. Sono condizionati dagli aspetti fisiologici e psicologici della persona, oltre che dall'influenza della culturala e dell'ambiente sociale. Il punto di vista medico sui rapporti sessuali, prima strettamente biologico e classificatorio delle anomalie, è passato attraverso una valutazione psicologica per giungere poi a una comprensione più globale, che considera la funzione sessuale all'interno di una rete di altre funzioni fisiche e psicologiche e tenta di curarne i disturbi in un'ottica interdisciplinare. I rapporti sessuali possono essere considerati come un linguaggio, un tipo di dialogo, le cui caratteristiche fondamentali sono reciprocità e accettazione: tutto quello che contribuisce al benessere, al piacere e all'approfondimento della comunicazione delle persone che vivono il rapporto è da considerarsi positivo; tutto quello che è accettato e apprezzato dal partner diviene soddisfacente, al di là degli stereotipi culturali sul sesso "normale". Al contrario, ogni prevaricazione o forzatura, impedendo la reciprocità e lo scambio, conduce a una vita sessuale frustrante e finisce per impoverire la relazione nella sua globalità. Dal momento che molti disturbi dei rapporti sessuali non sono su base organica, ma su base funzionale e psicologica, l'area di competenza medico-biologica è ridotta: comprende per lo più rari casi di malformazioni o malattie degli organi genitali, e soprattutto aspetti preventivi di malattie a trasmissione sessuale e consulenza contraccettiva: la possibilità di controllare la propria fertilità nei rapporti sessuali eterosessuali è oggi considerata un importante presupposto per la serenità del rapporto stesso. Riguardo ai rapporti sessuali vanno smentite alcune convinzioni errate: in gravidanza l'attività sessuale non è rischiosa e può continuare, eventualmente variando le modalità in funzione delle modificate caratteristiche corporee, soprattutto negli ultimi mesi; nelle donne in seguito alla menopausa non cessa l'interesse per i rapporti sessuali, e se ciò avviene, è causato da inibizioni psicologiche e condizionamenti culturali: dal punto di vista fisiologico l'abbassamento del tasso estrogenico non si accompagna a diminuzione del tasso di testosterone (connesso con il desiderio sessuale), che anzi può aumentare. Va pure abbandonato lo stereotipo di un fisiologico spegnimento dell'attività sessuale in età avanzata. L'attività sessuale è un processo che dura tutta la vita, e come tale può essere soggetto a fasi alterne e cambiamenti delle modalità di espressione, senza per questo perdere il suo significato.
Nessun commento trovato.
Disclaimer L'indirizzo IP del mittente viene registrato, in ogni caso si raccomanda la buona educazione.
|