Ambliopia da anisometropia
In questo caso un occhio è normale o soltanto un po’ difettoso mentre il secondo occhio è astigmatico, ipermetrope o miope. Qui si incontra il fenomeno che ha un ruolo dominante nell’ambliopia strabica: la soppressione o inibizione.
L’ambliopia da anisometropia frequentemente viene imputata alla aniseiconia (diversità di grandezza delle immagini). Differenze inferiori a 6 diottrie raramente provocano nella miopia, una ambliopia, e ciò perché è possibile una visione distinta in vicinanza.
L’ambliopia da anisometropia deve essere distinta dalla ambliopia del microstrabismo e dall’ambliopia secondaria a lievi alterazioni organiche. Fra i provvedimenti terapeutici è importante un piano di correzione del vizio rifrattivo ricorrendo anche, nei casi con forte differenza fra i due occhi, alle lenti a contatto.
È sconsigliabile una occlusione totale costante dell’occhio sano, poiché così si interrompe la fusione e si può anche provocare strabismo. La occlusione totale quotidiana dell’occhio sano (da un quarto d’ora) ad un’ora, dovrebbe essere combinata con un impegno visivo particolare, come la televisione o la lettura.
Un rimedio di provata efficacia consiste nel far cancellare tutte le “E” in un testo di lettura, inizialmente con caratteri di stampa grandi e poi, gradualmente, più piccoli. Ha dato risultati anche l’uso di un occlusore debole sopra l’occhio normale, che può essere portato di continuo.
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