Malattia infettiva provocata dal batterio Chlamydia psittaci, che infetta prevalentemente gli uccelli, i quali possono contagiare la specie umana.
È una malattia professionale delle categorie che lavorano in stretto contatto con gli uccelli, ma può diffondersi anche ad altre fasce di popolazione a causa della importazione non controllata di volatili dai paesi tropicali. Il batterio è presente nelle secrezioni nasali, negli escrementi e nelle penne degli uccelli infetti; il contagio avviene per via respiratoria. Il batterio arriva negli alveoli polmonari dove determina una polmonite interstiziale, spesso grave, poi si diffonde a tutto l'organismo per via ematica. È presente febbre e diminuzione della funzionalità respiratoria, che può durare fino a 3-4 settimane, se non trattata. La diagnosi di certezza si ottiene mediante ricerca di anticorpi specifici nel siero. La terapia si effettua con tetraciclina per 14 giorni. Come seconda scelta è utile (specialmente nei bambini e in gravidanza) l'eritromicina.
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