Processo infiammatorio,più spesso di natura infettiva, acuto o cronico che interessa testicolo ed epididimo.
Può essere unilaterale oppure colpire entrambi i testicoli contemporaneamente.
La patologia, a parte la differente estensione anatomica, presenta molte analogie con l'orchite.
Una forma particolare di orchiepididimite è quella tubercolare, oggi meno frequente; essa spesso inizia come epididimite isolata, poi si estende al testicolo, ed è quasi costantemente associata a interessamento delle vie urinarie.
Può avere molteplici cause: infezione della prostata, dell’uretra o della vescica, complicanza di un adenoma prostatico, tubercolosi ecc.
Si manifesta con aumento di volume di una borsa scrotale, molto doloroso, accompagnato da febbre e bruciore alla minzione.
L’infezione può procedere fino alla formazione di un vero e proprio ascesso, che di solito si apre spontaneamente sulla cute dello scroto, senza rendere necessaria l’incisione chirurgica.
L’esame citobatteriologico delle urine conferma la presenza di germi (nella maggior parte dei casi colibacilli) e pus, oltre a permettere di effettuare un antibiogramma al fine di determinare l’antibiotico più adatto.
Il trattamento consiste nella prescrizione di antibiotici e antinfiammatori, e nel riposo a letto durante la fase acuta dell’infiammazione.
Se trascurata o non adeguatamente trattata, l’orchiepididimite può diventare cronica e provocare la comparsa di noduli nell’epididimo, responsabili di sterilità in caso di localizzazione bilaterale.
Nessun commento trovato.
Disclaimer L'indirizzo IP del mittente viene registrato, in ogni caso si raccomanda la buona educazione.
|