Leucemìe cròniche -
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\\ Enciclopedia Medica : Articolo
Leucemìe cròniche
Di medicinasalute (del 08/07/2012 @ 23:07:51, in Lettera L, visto n. 1163 volte)


Leucemie caratterizzate da un andamento relativamente stabile nel tempo, in forme mieloidi e in forme linfoidi; sono patologie meno aggressive delle leucemie acute. La diagnosi è simile a quella delle leucemie acute come esame emocromocitometrico, striscio di sangue periferico, biopsia del midollo osseo e analisi cromosomica a questi si possono aggiungere gli esami strumentali utili per la valutazione del grado di compromissione sistemica come ecografia, TAC, scintigrafia. La leucemìa crònica mieloide è una patologia mieloproliferativa (vedi mieloproliferative, sindromi) dell'età adulta; caratterizzata da un aumento delle dimensioni della milza (splenomegalia) e da un'aumentata produzione di granulociti. Il decorso è inizialmente asintomatico, ma sfocia invariabilmente verso un'acutizzazione detta crisi blastica. Il 95% dei pazienti è caratterizzata da un’ alterazione cromosomica. Durante la fase di acutizzazione appaiono blasti leucemici, di tipo sia linfoide sia mieloide. La fase cronica della patologia invece risponde piuttosto bene ai medicinali usati per ridurre il numero di granulociti leucemici, mentre la crisi blastica non risponde bene alla maggior parte dei tentativi terapeutici. Durante la fase cronica l'esecuzione del trapianto di midollo osseo migliora la prognosi. La leucemìa crònica linfoide è anch'essa tipica dell'età adulta, generalmente dopo la quinta decade, ed è caratterizzata dall’accumulo di linfociti maturi, nella maggior parte dei casi sono i linfociti B nel sangue e nel midollo osseo, che causa pancitopenia. Le cellule leucemiche possono infiltrare la milza e i linfonodi. Questa patologia ha spesso un decorso torpido, tanto che spesso costituisce un riscontro casuale all'esame emocromocitometrico, e in tal caso non richiede la somministrazione di alcun farmaco. Tipicamente i pazienti presentano una riduzione delle gammaglobuline e quindi risultano più suscettibili alle infezioni. In caso di necessità si rende necessaria la somministrazione di immunoglobuline, cortisonici o agenti alchilanti. Talora la malattia può evolvere in un linfoma(sindrome di Richter).

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