La malattia è dovuta alla formazione di un versamento più o meno abbondante nella cavità pleurica di causa virale, batterica tubercolare. A seconda della qualità dell'essudato si distinguono: pleurite sierofibrinosa, pleurite emorragica, pleurite purulenta o empiema. Talvolta è successiva a processi patologici in atto come malattie del connettivo, neoplasie, ecc. Solitamente insorge con febbre elevata che talvolta può mancare e quasi sempre è presente dispnea. I sintomi obiettivi consistono in allargamento dell'emitorace colpito, abolizione del fremito vocale tattile e ipofonesi nella parte inferiore del torace che sfuma verso l'alto in una zona iperfonetica con una linea convessa verso l'alto, assenza del murmure in corrispondenza della zona ottusa. Nei primi giorni si possono udire sfregamenti, che poi scompaiono quando la formazione del liquido allontana i foglietti pleurici. All'esame radiologico risulta una opacità omogenea della parte inferiore del torace che termina con una linea convessa verso l'alto e obliqua verso il basso in senso latero-mediale. Il mediastino è di regola spostato controlateralmente. La puntura esplorativa dà esito a un liquido di solito di colore gialli-citrino, le cui gocce, poste in un cilindro contenente acqua e alcune gocce di acido acetico, formano delle nuvolette paragonabili a fumo di sigaretta (prova di Rivalta). Una caratteristiche della pleurite neoplastica: è che può riformarsi continuamente senza dare altri sintomi, all'infuori della dispnea, fino all'apparire della neoplasia; quasi sempre è emorragica e può essere caratterizzata dalla retrazione anziché dall'espansione dell'emitorace colpito. Per la cura è indispensabile evacuare il liquido mediante immissione di aria, somministrazione di antipiretici più una terapia a base di antibiotici a largo spettro, antitubercolari, antineoplastici a seconda della diagnosi.
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