Il citotest permette di verificare la presenza di un'intolleranza alimentare. Si basa sul principio che l'aggiunta in vitro di uno specifico allergene al sangue intero o a sospensioni leucocitaire comporti una serie di modificazioni morfologiche nelle cellule fino alla loro citolisi.
Si effettua con un prelievo di sangue e viene dato un risultato in base al rigonfiamento dei granulociti: lieve rigonfiamento, discreto rigonfiamento, notevole rigonfiamento e citolisi.
Per la scienza tradizionale rimane tutto da provare in quanto vago ed impreciso. L'eliminazione di alimenti che sono risultati positivi al citotest per ottenere un dimagrimento è del tutto arbitraria e non corrisponde a nessuna realtà scientifica. L'abolizione di quasi tutti i cibi può produrre gravissime carenze nutrizionali.
Esistono studi volti a valutare l'effetto citotossico di alcuni allergeni su globuli bianchi posti in sospensione nel plasma, tali test non identificarono alcuna correlazione fra i risultati ottenuti dal test e reazioni allergiche a cibi o con reazioni indesiderate nei confronti degli stessi(emicrania, diarrea, astenia); inoltre si ottenevano risultati diversi per una stessa persona se saggiata in momenti diversi: il test non è quindi riproducibile.
Per intenderci, quando uno è anemico secondo un test di laboratorio, se lo ripete in un altro laboratorio in giro per il mondo risulterà sempre anemico.
Per individuare quali intolleranze alimentari è più opportuno scegliere il test Higea dei laboratori TBM . Higea è un esame del sangue e si basa sull’analisi del dosaggio di Immunoglobuline di tipo G (IgG) e ha dunque la capacità di individuare l’alimento che ne scatena la reazione. Oggi Higea, invece, rappresenta il modo rapido, preciso e facilmente interpretabile, per individuare con maggior precisione gli alimenti da evitare o variare nella propria dieta alimentare.
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