Il caso Macchiarini

Dai presunti successi chirurgici alle pesanti accuse di frode

Poco meno di 8 anni fa, il 19 novembre del 2008, il chirurgo italiano (nato in Svizzera) Paolo Macchiarini irrompe sulla scena pubblica con una conferenza stampa nella quale annuncia di aver realizzato il primo trapianto di trachea al mondo.
L'intervento, effettuato a Barcellona e descritto sulle pagine di Lancet, rivela alla comunità scientifica il metodo di Macchiarini, basato sull'utilizzo delle cellule staminali. 8 anni dopo quel metodo e il suo ideatore sono sotto accusa.
Lo scandalo è venuto alla ribalta in Svezia, dove Macchiarini ha lavorato, operando altri pazienti presso il prestigioso Karolinska Institutet. All'inizio dell'anno, un documentario trasmesso da una rete televisiva svedese ha avanzato seri dubbi sulla tecnica utilizzata dal chirurgo italiano. Il regista Bosse Lindquis concludeva affermando che le persone operate da Macchiarini non stavano così bene come sosteneva invece il medico.
Poche settimane dopo, Vanity Fair pubblicò un lungo articolo su Macchiarini accusandolo di aver mentito più volte sul suo lavoro e sulla sua vita privata. In particolare, in uno dei curriculum presentati Macchiarini sostiene di aver vinto una borsa di studio in chirurgia toracica all'Università dell'Alabama, ma l'ateneo americano ha smentito seccamente la circostanza. Nel documentario si parla anche di Hannah Warren, una bimba di 2 anni sottoposta a trapianto di trachea. Fu la prima volta che un intervento del genere veniva effettuato su una bambina. Hannah però morì in seguito all'intervento, così come altri 3 pazienti, 2 dei quali operati al Karolinska Institutet. Una delle accuse che pesano sul medico italiano è di aver operato pazienti che non si trovavano in condizioni così disperate da giustificare un intervento sperimentale come l'impianto di trachea sintetica.
Il clamore suscitato dalle rilevazioni del documentario ha prodotto alla fine il licenziamento di due giudici del comitato che assegna il premio Nobel per la loro responsabilità nell'assunzione del chirurgo.
Ma i problemi giudiziari di Macchiarini - indagato in Svezia per negligenza nei casi dei pazienti morti - non finiscono qui. Allertati da quanto stava accadendo in Svezia, alcuni medici spagnoli si sono rivolti al comitato etico dell'Hospital Clinic di Barcellona, teatro del primo intervento del medico italiano. Secondo lo studio pubblicato su Lancet, la paziente operata si riprese perfettamente senza alcun problema successivo all'operazione. Nella realtà, la donna è andata incontro a pesanti conseguenze, tanto che il documento del comitato etico dell'ospedale spagnolo si conclude con la parola «frode».
Macchiarini deve far fronte a strascichi giudiziari anche nel nostro paese. Nel 2012, il medico venne arrestato con l'accusa di «svolgere la sua attività avendo in prevalente considerazione il proprio portafoglio piuttosto che la deontologia professionale». In sostanza, avrebbe invitato i pazienti a operarsi privatamente piuttosto che aspettare le lunghe liste d'attesa del Careggi, che peraltro non erano tali.
Circolano notizie confuse sulla sorte attuale di Macchiarini, ma diverse fonti lo situano a Krasnodar, in Russia, dove starebbe dirigendo un centro per la rigenerazione degli organi.

14/09/2016 Andrea Piccoli


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