Fumare in gravidanza peggiora le performance scolastiche

Risultati accademici inferiori per i figli di madri fumatrici

Fumare in gravidanza è davvero una pessima scelta, non solo per la salute della donna, ma anche per le future performance scolastiche del bambino. A dirlo è un nuovo studio australiano che ha raccolto i dati di 1,25 milioni di partecipanti.
Il 79% degli studi presi in considerazione mostra una riduzione del rendimento scolastico nei bambini esposti al fumo materno prenatale. I primi 8 studi considerati suggeriscono un rischio più alto del 49% di voti bassi per i bambini di mamme fumatrici in gravidanza rispetto a quelli di mamme non fumatrici.
«Per decenni, le agenzie di tutto il mondo hanno promosso campagne antifumo sui pericoli del fumo. Ma nonostante questi sforzi, il fumo di tabacco rimane un problema di salute pubblica globale pervasivo», afferma il dottor Bereket Duko dell'Australian Centre for Precision Health - University of South Australia e primo autore dello studio. «È noto che il fumo prenatale causi molteplici complicazioni durante la gravidanza, tra cui un rischio più elevato di aborto spontaneo, morte in utero, crescita e sviluppo limitati e gravi difetti alla nascita. È anche collegato a esiti negativi per la salute mentale e problemi comportamentali».
«Il fumo prenatale materno ha un rischio significativo nel limitare il rendimento scolastico di un bambino, mettendolo ben indietro rispetto ai suoi coetanei di scuola. Vogliamo tutti che i bambini abbiano il miglior inizio nella vita. Ma chiaramente, dobbiamo fare di più per educare le mamme e le famiglie sugli effetti nocivi del fumo durante la gravidanza sulla madre e sul bambino», raccomanda il ricercatore australiano. «La lotta contro il fumo non è una lotta che abbiamo già vinto. Sì, abbiamo fatto grandi passi avanti per ridurre il numero di persone che fumano e abbiamo reso molti consapevoli dei rischi per la salute. Ma questa è una battaglia in corso e dobbiamo continuare a educare le persone sui pericoli del tabacco in modo che le generazioni future non soffrano inutilmente».

19/09/2024 16:30:00 Andrea Sperelli


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