I cicli di sonno e veglia, quelli definiti come sistema circadiano, influenzano in maniera diretta l'insorgenza della cefalea a grappolo e dell'emicrania. A dirlo è uno studio pubblicato su Neurology da un team della UT Health Houston guidato da Mark Burish, che spiega: «Ci siamo interessati a questo argomento perché alcuni dei nostri pazienti, e molti casi in letteratura, riferiscono di mal di testa che si verificano alla stessa ora ogni giorno. Volevamo approfondire questo aspetto e siamo rimasti sorpresi da quanto questi mal di testa siano collegati all'orologio circadiano».
I ricercatori hanno analizzato le ricerche disponibili sulla cefalea a grappolo e sull'emicrania con caratteristiche circadiane, raccogliendo informazioni sulle tempistiche del mal di testa, sulla presenza o meno nei pazienti di geni associati all'orologio circadiano e di ormoni legati al sistema circadiano e al mal di testa.
È stato così riscontrato un modello circadiano degli attacchi in oltre il 70% dei partecipanti, con un picco fra le 9 di sera e le 3 del mattino, e picchi stagionali in primavera e in autunno.
I pazienti che soffrivano di cefalea a grappolo mostravano anche livelli più bassi di melatonina e livelli più alti di cortisolo. A livello cellulare, la cefalea a grappolo era associata ai geni circadiani centrali CLOCK e REV-ERBα, e 5 dei 9 geni legati alla suscettibilità alla cefalea a grappolo erano controllati dall'orologio circadiano.
Per quanto riguarda l'emicrania, l'analisi ha mostrato un modello circadiano di attacchi nel 50% dei partecipanti in 8 studi, con una chiara depressione circadiana tra le 11 di sera e le 7 di mattina, e un ampio picco stagionale tra aprile e ottobre.
Anche i partecipanti con emicrania mostravano livelli più bassi di melatonina, la cui concentrazione scendeva ancora di più durante un attacco. L'emicrania era anche associata ai geni circadiani centrali CK1δ e RORα, e 110 dei 168 geni di suscettibilità all'emicrania erano controllati dall'orologio circadiano. «Una migliore comprensione dei tempi del mal di testa potrebbe condurre a farmaci che prevengono il mal di testa in quei momenti o gestiscono meglio gli episodi dolorosi», concludono gli autori.
Fonte: Neurology. 2023. Doi: 10.1212/WNL.0000000000207240
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