Smettere di fumare fa bene non solo al corpo, ma anche al cervello. Secondo uno studio pubblicato su Jama Network Open, infatti, rinunciare al fumo non ha effetti negativi sulla salute mentale, come invece paventato da molti.
«Molte persone riferiscono di voler smettere di fumare, tuttavia a volte vengono sollevate preoccupazioni circa un peggioramento della salute mentale dopo avere interrotto il fumo. Per questo abbiamo cercato di valutare i cambiamenti nella salute mentale in seguito alla cessazione del fumo utilizzando diversi approcci analitici», afferma Angela Difeng Wu della University of Oxford, autrice principale dello studio.
La ricerca si è basata sui dati di un ampio studio clinico randomizzato che ha valutato la comparsa di eventi avversi in uno studio globale sulla cessazione del fumo in adulti con o senza disturbi psichiatrici.
I punteggi di ansia e depressione sono stati misurati utilizzando a 24 settimane l'Hospital Anxiety and Depression Scale, dove un punteggio più basso (nel range 0-21) indica una migliore salute mentale. Su 4.260 partecipanti inclusi, 2.359 (55,4%) avevano una storia di malattia mentale. Il punteggio medio al basale della Hospital Anxiety and Depression Scale è stato pari a 4,25 per l'ansia e a 2,44 per la depressione. Dopo aggiustamento per dati demografici e variabili basali, la cessazione del fumo è stata associata a una diminuzione dei punteggi sia per l'ansia (-0,40 punti) che per la depressione (-0,47 punti) rispetto a continuare a fumare.
Lo studio mostra punti di debolezza dal momento che l'analisi delle variabili strumentali era sottodimensionata e le stime erano imprecise. I risultati, tuttavia, appaiono robusti rispetto alla sensibilità pianificata e alle analisi dei sottogruppi, con effetti di dimensioni maggiori nelle persone con una storia di malattia mentale.
«Risultati come questi possono rassicurare le persone che fumano e i loro medici sul fatto che la cessazione del fumo probabilmente non peggiorerà la loro salute mentale, ma potrebbe addirittura migliorarla», concludono gli autori.
Fonte: JAMA Network Open 2023. Doi:10.1001/jamanetworkopen.2023.16111
Jama Network Open
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