Già in epoca prenatale l'esposizione ai PFAS può minacciare la salute dei più piccoli. A confermarlo è un nuovo studio pubblicato su Environmental Health Perspectives da un team della Brown University School of Public Health di Providence.
«In ricerche precedenti è stato suggerito un collegamento tra l'esposizione a PFAS durante la gravidanza e indici di massa corporea leggermente più alti e un aumento del rischio di obesità nei bambini, ma i risultati non sono stati sufficientemente supportati. Il nostro studio coinvolge un set di dati molto più ampio con siti di ricerca in tutto il paese, e questo rende i risultati più generalizzabili per la popolazione nel suo complesso», afferma Yun Liu, primo autore dello studio.
I dati raccolti riguardavano 1.391 bambini fra i 2 e i 5 anni e le loro madri. I medici hanno analizzato i livelli di 7 diversi PFAS in campioni di sangue prelevati dalle madri durante la gravidanza, calcolando l'indice di massa corporea di ogni bambino.
Dall'analisi è emerso che livelli più alti di PFAS nel sangue materno durante la gravidanza correlavano con IMC lievemente più alti nei bambini.
L'aumento del rischio di obesità è stato osservato sia fra i maschi che fra le femmine.
«Le ricerche future dovranno esaminare le associazioni tra l'esposizione materna agli PFAS e gli esiti di salute correlati all'obesità nei bambini più grandi e poi negli adolescenti e negli adulti», conclude Liu.
Fonte: Environmental Health Perspectives 2023. Doi: 10.1289/ehp11545
Environmental Health Perspectives
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