Autismo, i problemi di linguaggio dipendono dalla corteccia

La corteccia temporale superiore è meno reattiva

Uno studio americano pubblicato su Nature Human Behavior da ricercatori dell'Università della California di San Diego ha evidenziato le peculiarità del cervello dei bambini autistici, scoprendo il motivo per cui non rispondono al baby talk, il linguaggio affettuoso che usano i genitori con i neonati.
La causa risiederebbe nella ridotta reattività della corteccia temporale superiore, l'area del cervello che elabora suoni e linguaggio. Nei soggetti autistici, la corteccia temporale superiore reagisce con minor reattività alle emozioni espresse dal genitore rispetto a quanto avviene con i bambini sani.
Lo studio ha combinato sistemi di imaging cerebrale, monitoraggio oculare e test clinici, valutando un totale di 71 bambini e 14 adulti. "I risultati ci hanno indotto a ritenere che la bassa capacità dei bambini con disturbo dello spettro autistico di prestare attenzione agli stimoli del linguaggio materno comprometta lo sviluppo dei sistemi neurali corticali temporali innati, che normalmente rispondono automaticamente alla comunicazione emotiva dei genitori", ha affermato Karen Pierce, coautrice dello studio e codirettore dell'Autism Center of Excellence insieme a Eric Courchesne.
I ricercatori hanno però notato anche un sottogruppo di bambini autistici con alta attivazione cerebrale e buona attenzione al linguaggio materno, aspetto interessante e “incoraggiante per due motivi: primo, perché suggerisce che alcuni bambini con autismo possono ottenere buoni risultati; in secondo luogo perché le nostre osservazioni possono aprire la strada a nuovi trattamenti", concludono gli scienziati statunitensi.

04/01/2022 17:33:00 Andrea Sperelli


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