Mortalità post-operatoria alta fra gli anziani

Uno su sette muore entro un anno dall'intervento

A un anno da un intervento chirurgico maggiore 1 anziano su 7 muore. La mortalità è significativamente più alta fra i soggetti con oltre 80 anni, fragili o con demenza. i risultati provengono da uno studio pubblicato su Jama Surgery da un team dell'Università di Yale.
La ricerca, coordinata dall'epidemiologo Thomas Gill, ha esaminato un campione rappresentativo di 5.590 beneficiari dell'assicurazione Medicare che partecipavano al National Health and Aging Trends Study sulla fragilità e la demenza nella terza età, concentrandosi sui dati riguardanti interventi chirurgici e mortalità.
Il team guidato da Gill ha preso in considerazione 1.193 interventi chirurgici fra 992 partecipanti tra il 2011 e il 2017, con età media di 79,2 anni.
Gli interventi più comuni erano muscolo-scheletrici, addominali e vascolari. Le procedure addominali, che includevano operazioni gastrointestinali, erano due volte più comuni per le procedure non elettive rispetto a quelle elettive. La mortalità complessiva entro 1 anno dall'intervento chirurgico era del 13,4%, ma i tassi variavano ampiamente tra i sottogruppi.
Per i pazienti sottoposti a interventi chirurgici elettivi la mortalità a un anno è stata del 7,4% rispetto al 22,3% legato agli interventi chirurgici non elettivi. I pazienti con interventi chirurgici elettivi "in genere avevano un profilo più favorevole" in termini di età, livello di istruzione, fragilità e possibile o probabile demenza.
La mortalità era notevolmente più alta per gli individui nelle fasce di età più anziane, con rapporti di rischio non aggiustati di 2,44 per i pazienti di età compresa tra 80 e 84 anni, 2,89 per quelli di età compresa tra 85 e 89 anni e 6,06 per quelli di età pari o superiore a 90 anni.
Fra i pazienti fragili il tasso di mortalità a un anno è stato del 27,8%, mentre il dato peggiore riguarda i soggetti con demenza, fra i quali quasi un terzo - il 32,7% - non era più in vita a un anno dall'intervento.
Gli hazard ratio aggiustati per età e sesso per la mortalità a 1 anno erano di 4,41 per i pazienti fragili, con una riduzione del tempo medio di sopravvivenza di 48,8 giorni, e di 2,18, con una riduzione del tempo medio di sopravvivenza di 44,9 giorni, per i pazienti con probabile demenza.
Il limite dello studio è la mancanza di un gruppo di controllo, che non lascia capire quale sia il reale aumento del rischio di morte rispetto alla popolazione anziana che non si sottopone a interventi chirurgici.
"Le persone anziane che hanno subito un intervento chirurgico importante dovrebbero essere valutate per i loro indicatori di vulnerabilità. Coloro che sono vulnerabili a causa della fragilità e/o della demenza richiedono un'attenzione speciale per migliorare i loro risultati a lungo termine", ha spiegato Gill.

Fonte: Jama Surgery

16/12/2022 11:40:00 Andrea Sperelli


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