Uno studio pubblicato su Jama Network Open mostra che il trattamento con tamoxifene ha l'effetto di aumentare il rischio di tumori uterini nelle donne in premenopausa con carcinoma mammario.
«L'associazione tra tamoxifene e malattie uterine come il cancro dell'endometrio nelle donne in premenopausa con neoplasia mammaria resta controversa, sebbene molti studi abbiano riportato un'associazione tra farmaco e varie patologie uterine come polipi endometriali, iperplasia, cancro e altri tumori dell'utero in postmenopausa», esordisce Ki-Jin Ryu del Korea University College of Medicine di Seul.
I ricercatori hanno esaminato l'associazione fra tamoxifene e rischio di cancro dell'endometrio e altre patologie uterine in un campione di donne in premenopausa con diagnosi di cancro al seno fra gennaio 2003 e dicembre 2018. Il campione era formato da 78.320 donne con età media di 42 anni: il 44,2%, ovvero 34.637 donne, costituiva il gruppo tamoxifene, mentre il 55,8% - 43.683 donne - era il gruppo di controllo.
Dopo un follow up medio di 6,13 anni, l'incidenza di polipi o iperplasia endometriale, cancro dell'endometrio e altri tumori uterini è stata rispettivamente di 20, 13, 2 e 0,45 casi per 1.000 anni-persona nel gruppo trattato con tamoxifene.
Dopo vari aggiustamenti, è emerso che il cancro dell'endometrio è aumentato di circa un terzo nel gruppo tamoxifene rispetto ai controlli. «Da questi risultati emerge che le donne in premenopausa con cancro al seno in terapia ormonale adiuvante con tamoxifene hanno un rischio significativamente maggiore rispetto alle coetanee non trattate di iperplasia endometriale, polipi, carcinoma e altri tumori uterini. È importante quindi che i medici curanti valutino con attenzione assieme alle loro pazienti in premenopausa con tumore mammario curate con tamoxifene il rischio di patologie uterine a lungo termine», conclude Ki-Jin.
Fonte: JAMA Network Open 2022. Doi: 10.1001/jamannetworkopen.2022.43951
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