Qual è l'effetto della radioterapia nelle donne che sono state sottoposte a ricostruzione del seno dopo l'intervento chirurgico di rimozione del tumore? Rispondono ai dubbi sull'argomento le esperte di Donna X Donna in un opuscolo che cerca di fare chiarezza.
Per ogni caso esiste una soluzione: dal lipofilling all'utilizzo di grasso autologo per ammorbidire la mammella ricostruita con protesi e indurita dalla radio. Poi ci sono i massaggi che riducono l'irrigidimento dei tessuti ricostruiti senza uso di protesi, le creme schiarenti e il laser per diminuire l'iper-pigmentazione della pelle indotta dalla radioterapia.
"Nei casi di mastectomie ricostruite nello stesso intervento, con o senza l'uso di protesi - sottolinea la professoressa Marzia Salgarello, coordinatrice del comitato promotore Donna X Donna - la radioterapia può indurre problemi di lieve e media entità , i più frequenti e trattabili sia chirurgicamente che con terapie di supporto, come il lipofilling e i massaggi. Ci sono poi complicanze più severe, seppure più rare, difficilmente risolvibili se non operando nuovamente la paziente. La collaborazione tra chirurghi e oncologi radioterapisti delle Breast Unit permette la scelta della metodica più indicata".
Si può ridurre il tasso di complicanze scegliendo la ricostruzione immediata con protesi eseguita insieme alla mastectomia. Optare per l'espansore e rimandare la ricostruzione, invece, ha l'effetto di aumentare il rischio di complicanze dal 30 al 50%. Infine, la nuova radioterapia a intensità modulata o volumetrica ad arco riduce i rischi.
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