Le probabilità di sviluppare ipertensione aumentano con la presenza di livelli più alti del normale di tellurio, sostanza contaminante proveniente dalle attività estrattive e produttive.
A sostenerlo è uno studio dell'Università di Nagoya pubblicato su Environmental International.
Takumi Kagawa, uno dei ricercatori coinvolti nello studio, spiega: “I risultati indicano che la dieta è il fattore che contribuisce in modo più significativo all'aumento dei livelli di tellurio nelle urine, rispetto ad altri fattori legati allo stile di vita, come il fumo e la condizione lavorativa, e a fattori fisiologici, come l'età e il sesso - ha detto Kagawa -. L'assunzione di cibo, un aspetto importante del nostro stile di vita, gioca un ruolo significativo nell'aumento delle concentrazioni di tellurio urinario”.
Il tellurio proviene dalle attività estrattive e manifatturiere che rilasciano polveri, ceneri e scorie, le quali in alcuni casi raggiungono le coltivazioni di cereali e riso.
Lo studio ha coinvolto 2.592 soggetti, rivelando che livelli alti di tellurio erano associati a un aumento della pressione sanguigna e a una maggiore incidenza di ipertensione, risultati riscontrati sia nei topi che negli umani.
“Abbiamo somministrato tellurio ai topi in quantità equivalenti a quelle che gli esseri umani potrebbero incontrare quotidianamente e abbiamo osservato un aumento della pressione sanguigna - ha spiegato Tomoko Misawa, autore principale dello studio -. Quando abbiamo interrotto l'esposizione, sia la pressione sanguigna che i livelli di tellurio nelle urine sono diminuiti. Questi risultati forniscono un legame diretto tra l'esposizione al tellurio e l'aumento della pressione sanguigna, confermando i risultati ottenuti negli esseri umani”.
“Abbiamo scoperto che, nonostante l'aumento dei livelli di tellurio nelle urine, l'assunzione di cereali e legumi non aumenta direttamente il rischio di ipertensione - ha dichiarato Kagawa -. I cereali e i legumi possono contenere molti nutrienti diversi che possono attenuare il rischio di ipertensione nonostante gli alti livelli di tellurio. Tuttavia, considerando che una maggiore esposizione al tellurio è un fattore di rischio latente per l'ipertensione e che gli alimenti contribuiscono a questa associazione, un monitoraggio attento e continuo dei livelli di tellurio nei singoli alimenti può essere fondamentale”, ha specificato Kagawa.
“Il livello urinario di tellurio in questo studio era paragonabile ai livelli della popolazione generale di altri Paesi - ha aggiunto Kato -. I nostri risultati indicano un aumento del rischio potenziale di ipertensione dovuto all'esposizione al tellurio, che può essere applicabile alla popolazione generale di tutto il mondo”.
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