Un antibiotico riduce il rischio di morte per parto

Una singola dose è in grado di dimezzare il rischio

Si muore ancora per parto, soprattutto nei paesi a basso e medio reddito. Per ridurre i tassi di mortalità uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine da un team dell'Università della Virginia propone la somministrazione di una singola dose di antibiotico.
«La sepsi resta una delle maggiori cause di morte materna e fetale a livello globale, e precedenti ricerche suggeriscono che l'azitromicina possa ridurre il rischio di infezione materna durante il parto cesareo programmato. Viceversa, il suo effetto sulle donne che pianificano il parto vaginale è sconosciuto», spiegano i ricercatori.
Il team ha analizzato i dati di oltre 29.000 donne residenti in paesi a basso e medio reddito, randomizzate a ricevere una dose orale di 2 grammi di azitromicina o un semplice placebo.
Fra le 14.637 donne che hanno assunto placebo si è registrato il 2,4% di setticemie o decessi entro 6 settimane dal parto, mentre fra le 14.526 donne che hanno assunto l'azitromicina la percentuale è scesa all'1,6%.
Una differenza molto significativa, tanto da indurre i ricercatori a sospendere lo studio in anticipo. L'antibiotico non ha però fornito vantaggi ai bambini.
«Una singola dose dell'antibiotico azitromicina ha ridotto della metà la sepsi e la morte nelle donne in travaglio», ha affermato il ricercatore William A. Petri Jr., MD, PhD, della Divisione di Malattie infettive e Salute internazionale della University of Virginia School of Medicine. «La semplicità di questo intervento dovrebbe consentire alla sua istituzione in tutto il mondo di proteggere le madri durante il parto».
Stando ai dati, la sepsi è associata al 10% dei decessi materni prima, durante e dopo il parto, ed è fra le prime 5 cause di mortalità materna in tutto il mondo.


27/04/2023 14:53:00 Andrea Sperelli


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