Un innovativo protocollo sperimentale per i pazienti affetti da neoplasie delle vie urinarie a cui parteciperà per l'Italia il Policlinico di Bari. Si tratta di uno studio multicentrico internazionale che prevede l'utilizzo di un vaccino personalizzato in associazione alla immunoterapia per i pazienti sottoposti a chirurgia per un carcinoma uroteliale muscolo invasivo ad alto rischio di recidiva.
“Sono entusiasta e orgogliosa di poter guidare il team uro-oncologico della nostra struttura in questo ambizioso trial clinico e di poter implementare il contributo del Sud Italia alla più moderna sperimentazione clinica in Oncologia. Ringrazio la Direzione strategica del Policlinico di Bari per l'interesse manifestato e l'impegno profuso per l'attivazione competitiva del nostro centro ed il personale della nostra Unità Operativa dedicato alla sperimentazione clinica per l'entusiasmo e la dedizione quotidianaâ€, dichiara la dottoressa Mimma Rizzo, investigatore principale dello studio per l'Oncologia Medica del Policlinico di Bari.
“Il carcinoma uroteliale - spiega la dottoressa Rizzo - colpisce prevalentemente la vescica, ed è associato a un alto tasso di recidiva locale o a distanza con la terapia standard attualmente disponibile. Pertanto, è cruciale individuare una terapia post-chirurgica che possa ampliare significativamente le prospettive di guarigione dei nostri pazientiâ€.
Si tratta di un vaccino personalizzato, progettato per il singolo paziente sulla base delle specifiche mutazioni individuate sul campione istologico. Il vaccino personalizzato a base di mRNA (RNA messaggero), consentirà la produzione di proteine specifiche in grado di attivare il sistema immunitario del paziente affinché possa attaccare le cellule tumorali e cambiare la storia naturale di malattia.
“Siamo orgogliosi di poter offrire al Policlinico di Bari l'accesso a terapie innovative e personalizzate, dimostrando ancora una volta l'impegno nella ricerca e nell'adozione di trattamenti d'avanguardia grazie alla presenza di ricercatori clinici di alto profilo scientifico. Questo progetto rappresenta un passo significativo per l'intero territorio da cui potranno arrivare i pazienti candidabiliâ€, commenta il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce.
“Il Policlinico di Bari non è solo un centro di eccellenza per la cura dei pazienti, ma rappresenta anche un punto di riferimento importante nella sperimentazione clinica. La sanità pugliese con i suoi Irccs, con le sue strutture ospedaliere e universitarie dimostra sempre più di essere all'altezza delle sfide della ricerca medica a livello internazionale. Se in passato i pugliesi erano attratti da centri fuori regione per accedere a terapie innovative, oggi gestiamo in Puglia pazienti da altre regioni per offrire cure d'avanguardiaâ€, conclude il presidente della Regione, Michele Emiliano.
L'ospedale universitario barese sarà coinvolto con altri 109 centri a livello mondiale, di cui 9 in Italia. Saranno arruolati complessivamente 362 pazienti nel mondo nell'arco temporale di circa 2 anni.
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