Spesso l'unica soluzione per recuperare la vista dopo una malattia della cornea è il trapianto. L'intervento è eseguito sia nei giovani sia negli anziani ed è quello che fra tutti i trapianti ha la maggior possibilità di successo. Infatti, la capacità della cornea trapiantata di rimanere trasparente è del 90% al primo anno, e dell'80% a dieci anni di distanza.
Recentemente è stato presentato un nuovo laser che consente una maggiore precisione rispetto al bisturi. Questo laser è chiamato "a femtosecondi" e vaporizza il tessuto corneale. Lavorando poi a una frequenza di uno milionesimo di miliardesimo di secondo, consente di fare incisioni di precisione micrometrica.
Ora il chirurgo, nel sostituire la cornea del paziente con quella di un donatore, può scegliere tra la cheratoplastica perforante, cioè il tradizionale trapianto nel quale la cornea malata è completamente rimossa, oppure la cheratoplastica lamellare, che permette di sostituire una singola lamella corneale lasciando intatto l'interno.
Ultimamente è stata messa a punto una metodica innovativa della cheratoplastica lamellare che prevede la sostituzione dell'endotelio, che rappresenta l'elemento funzionale più importante della cornea e garantisce il mantenimento del suo colore trasparente.
Adesso un paziente operato con le tecniche convenzionali, quale la cheratoplastica perforante che prevede la sostituzione totale della cornea stessa, richiede un tempo che va dai dodici ai diciotto mesi per recuperare la funzionalità d'organo, con questa tecnica innovativa il soggetto si ristabilisce in sole poche settimane.
La tecnica è eseguita nella Clinica Oculistica dell'Università Magna Grecia di Catanzaro: “La possibilità di poter usufruire di una tecnologia, così avanzata e innovativa”, ha spiegato il prof. Giovanni Scorcia, “consente un'alta sensibilità diagnostica e la possibilità di effettuare interventi chirurgici di cheratoplastica lamellare di vario genere, a secondo del tipo di patologia riscontrata”.
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
293893 volte