Superare la disfunzione erettile grazie a un piccolo tubo metallico, un vero e proprio stent che faciliti l'afflusso di sangue al pene garantendo l'erezione, nel caso in cui vi sia solo un problema fisiologico ovviamente.
È la proposta di ricercatori svizzeri in un articolo pubblicato sul Journal of Sexual Medicine. Lo stent progettato allarga le arterie in cui i depositi di grasso limitano l'afflusso sanguigno, spesso associati ad aterosclerosi, che è infatti presente nell'80% dei casi di impotenza.
I tubicini trasportano farmaci anti-rigetto per impedire che il sistema immunitario reagisca attaccandoli. Il trattamento è risultato efficace nell'80% dei casi, secondo i ricercatori.
In una situazione di normalità, i vasi sanguigni dei corpi cavernosi che si trovano nel pene si aprono consentendo l'afflusso di sangue, che viene intrappolato dall'alta pressione determinando l'erezione. In caso di ostruzione, il sangue non raggiunge la cavità e l'erezione non riesce a mantenersi o non viene proprio raggiunta.
La soluzione farmacologica più nota è il sildenafil, cioè il Viagra, che ha l'effetto di dilatare i vasi sanguigni, anche se non tutti gli uomini riescono ad avere erezioni soddisfacenti nonostante la pillola.
Gli stent di norma intervengono per risolvere i problemi dei vasi sanguigni più grandi; le arterie che attraversano il pene sono molto più piccole e inoltre va tenuta in conto la reazione immunitaria.
I ricercatori, guidati da Jan Schnhofen del Vascular Institute Central Switzerland di Aarau, hanno creato degli stent in cobalto-cromo con una superficie liscia e delle sezioni in cui inserire sirolimus, un farmaco anti-rigetto.
I dati dimostrano che dei 100 uomini coinvolti nella sperimentazione, tutti dai 50 ai 70 anni, il 56,7% ha mostrato il miglioramento di 4 punti nel Questionario dell'Indice Internazionale di Funzione Erettile, basato su 6 parametri. Un altro 23,3% ha mostrato miglioramenti più contenuti per un totale dell'80% di uomini trattati.
L'intervento per l'impianto dello stent è avvenuto in anestesia locale dopo l'identificazione delle aree di restringimento arterioso attraverso scansioni ed esami clinici.
“Sebbene l'inserimento di questo stent in una piccola arteria possa avere alcuni effetti benefici - afferma Raj Persad, consulente urologo presso la Bristol Urology Associates - potrebbe essere necessario procedere con un trattamento adeguato. I pazienti potrebbero dover essere sottoposti a un anticoagulante per mantenere sani i vasi sanguigni, il che garantisce un buon funzionamento erettile”.
Fonte: Journal of Sexual Medicine
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