Dormire poco aumenta il rischio di asma

La scarsa qualità del riposo rafforza la suscettibilità genetica alla malattia

Dormire poco o male ha conseguenze importanti sulla salute umana. Gli effetti sul benessere cardiovascolare e metabolico sono già noti, ma ora una nuova ricerca pone l'attenzione su un possibile aumento del rischio di asma per i soggetti che soffrono di disturbi del sonno.
Lo studio, pubblicato sul British Medical Journal Open Respiratory Research, suggerisce di trattare precocemente i disturbi del sonno per limitare il rischio di insorgenza dell'asma. La ricerca, pubblicata da scienziati della Shandong University, è di tipo osservazionale e in quanto tale non può stabilire un rapporto di causa ed effetto. La ricerca è stata svolta su persone fra i 38 e i 73 anni, ignorando quindi i bambini e i giovani adulti.
I ricercatori cinese hanno analizzato i dati di 455.000 iscritti alla Uk Biobank nella fascia d'età succitata fra il 2006 e il 2010. Ai partecipanti è stato chiesto quali fossero i loro schemi del sonno in base a una serie di parametri: cronotipo (gufo o allodola), durata del sonno, insonnia, russamento, eccessiva sonnolenza diurna.
Il modello di sonno prevede andare a letto non troppo tardi, dormire 7-9 ore a notte, soffrire di insonnia raramente o mai, non russare e non soffrire di sonnolenza diurna. In base alle risposte, 73.223 persone sono rientrate nel modello, altre 284.267 hanno ottenuto un punteggio intermedio, mentre 97.915 avevano una scarsa qualità del sonno.
Tutti i partecipanti sono stati classificati in base al loro rischio genetico di andare incontro ad asma: alto, intermedio, basso. La salute respiratoria dei partecipanti è stata monitorata fino alla data di diagnosi di asma, alla data di decesso o fino al 31 marzo 2017, a seconda dell'evento che si è verificato prima. Nel corso del follow up, durato poco meno di 9 anni, l'asma è stata diagnosticata a 17.836 persone.
Le persone con più alto rischio genetico mostravano il 47% di probabilità in più di vedersi diagnosticare l'asma, mentre quelli con un ritmo del sonno scarso avevano il 55% in più di probabilità.
Chi aveva sia un rischio genetico alto sia un sonno disturbato aveva il 122% in più di probabilità di andare incontro ad asma rispetto a chi non aveva questa predisposizione genetica e dormiva bene, ovvero avevano un rischio più che raddoppiato.
In queste persone la probabilità di avere i seguenti fattori di rischio influenti era sostanzialmente maggiore rispetto alla media: obesità, bassi livelli di istruzione, schemi del sonno malsani, punteggi più elevati per il rischio genetico di asma, elevato consumo di alcol e fumo, ipertensione, diabete, depressione, reflusso acido, maggiore esposizione all'inquinamento.
In definitiva, un ritmo del sonno sano ridurrebbe del 37% il rischio di asma nelle persone ad alto rischio genetico, del 41% in quelli a rischio intermedio, del 44% in quelli a basso rischio genetico. Risultati che suggeriscono come dormire bene potrebbe aiutare a compensare il rischio di asma, indipendentemente dalla suscettibilità genetica.
«Questi risultati hanno mostrato che un sonno sano potrebbe ridurre significativamente il rischio di asma in qualsiasi sottogruppo genetico», hanno scritto i ricercatori. Un basso rischio genetico combinato con un sonno sano potrebbe quindi ridurre di un quinto i casi di asma.

07/04/2023 11:45:00 Andrea Sperelli


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