La longevità dipende dall'equilibrio

Chi non supera il test ha un rischio doppio di morte precoce

L'equilibrio è fondamentale per vivere a lungo. E non parliamo di quello psicologico, ma proprio della capacità di stare in equilibrio per almeno 10 secondi. A dimostrare la correlazione è uno studio pubblicato sul British Journal of Sport Medicine. Chi non riesce a stare in equilibrio su un piede solo per 10 secondi ha un rischio di morte doppio nei successivi 10 anni.
"Sappiamo da tempo quanto sia importante l'equilibrio: qualche anno fa un test del genere era stato inserito nelle linee guida del Ministero della Salute", conferma Gianluca Galimberti, responsabile della riabilitazione ortopedica presso l'Istituto Clinico Humanitas. "Non si tratta di una novità, ma è importante avere una conferma in termini statistici di questi dati. In media gli over 65 cadono una volta l'anno, e il 6% di queste cadute provoca una frattura di femore con rischio di difficoltà motorie permanenti, o conseguenze anche più serie", ricorda Galimberti.
"Questo studio è interessante dal punto di vista statistico, anche se non individua una correlazione precisa tra equilibrio e longevità", spiega Roberto Benetti, docente al corso di Laurea in Scienze e Tecniche dell'Attività Motoria Preventiva e adattata dell'Università di Padova. "Possiamo però dire che migliorare l'equilibrio aumenta il benessere, permette di mantenersi autonomi e godersi la vita".
"La buona notizia è che su entrambe si può lavorare, per esempio con il Tai Chi Chuan che associa rilassamento ed equilibrio", prosegue Benetti che insegna Tai Chi Chuan anche a pazienti con malattia di Parkinson. "In realtà l'obiettivo non è tanto rimanere in equilibrio, quanto imparare a recuperarlo, a muoverci senza squilibrare il nostro baricentro", prosegue il docente. "Un esercizio che da una certa età in poi è vitale".
Gli anziani perdono progressivamente la capacità di recuperare l'equilibrio, una competenza che i bambini acquisiscono pienamente dopo qualche anno.
"Per recuperarla", spiega Galimberti, "servono forza fisica - anche per contrastare la sarcopenia, la perdita di massa muscolare tipica dell'invecchiamento - e reattività muscolare, una corretta interazione tra muscoli agonisti e antagonisti che permetta di eseguire correttamente i movimenti".
Si può provare a contrastare il fenomeno facendo qualche semplice esercizio, ad esempio alzare un ginocchio dopo l'altro appoggiando le mani sulla spalliera di una sedia per mantenersi in equilibrio, oppure, sempre appoggiati per sicurezza sulla spalliera di una sedia, provare a camminare mettendo un piede esattamente di fronte all'altro, o alzare lateralmente una gamba cercando di rimanere in equilibrio su qualche istante.
"Ma va bene anche salire le scale, e in generale muoversi imparando ad ascoltarsi e percepire il peso del nostro corpo sui piedi", consiglia Benetti. "Un esercizio utilissimo è la camminata Tai Chi: si tratta semplicemente di fare un passo caricando tutto il peso del corpo sul piede, in modo da essere ben saldi, prima di spostare l'altro, un po' come si fa in montagna".
Bisogna agire anche sull'arredamento casalingo per minimizzare i rischi di caduta: "Le persone con uno status più basso sono maggiormente a rischio, forse perché hanno meno opportunità per fare attività fisica e fanno meno controlli", spiega Galimberti. "Bisogna anche fare attenzione agli arredi - per esempio togliere i tappeti che sono causa di molte cadute - e a scegliere scarpe che trattengano il piede, e a farmaci come le benzodiazepine che riducono la reattività muscolare".

20/09/2022 10:22:00 Andrea Sperelli


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