Una revisione della Cochrane Library è giunta alla conclusione che i vaccini contro il papillomavirus umano (Hpv) funzionano e sono sicuri, soprattutto per le giovani donne fra i 15 e i 26 anni.
Il coordinatore della ricerca, Marc Arbyn del Belgian Cancer Centre, ha analizzato 26 studi internazionali per un totale di oltre 73mila donne. Nella maggior parte dei casi, le donne avevano meno di 26 anni.
La revisione si è concentrata su due tipi di vaccini, il bivalente contro HPV16-18 e il quadrivalente contro HPV16-18 più due tipi di HPV a basso rischio che causano verruche genitali.
«Il nuovo nonavalente non è stato incluso per carenza di studi randomizzati controllati con placebo», spiegano gli autori, che hanno esaminato due gruppi di persone: donne libere da HPV, ma ad alto rischio al momento del vaccino e donne vaccinate indipendentemente dallo stato HPV al momento dell'immunizzazione.
«I risultati ottenuti dimostrano che nelle giovani donne libere da HPV la vaccinazione riduce il rischio di precancerosi», afferma il ricercatore.
Nella fascia d'età 15-26 anni, i vaccini riducono il rischio di precancerosi cervicale da HPV16-18 da 341 a 157 per 10.000. Viceversa, nelle vaccinate tra 25 e 45 anni il vaccino HPV non funziona altrettanto bene. Ciò perché le donne più anziane hanno maggiori probabilità di essere già state esposte al virus.
I vaccini non aumentano né il rischio di gravi effetti collaterali né quello di aborto nelle donne incinte dopo la vaccinazione.
«Da questi risultati emerge che l'immunizzazione contro l'infezione da HPV protegge contro la precancerosi cervicale, e molto probabilmente ridurrà in futuro i tassi di cancro cervicale. Tuttavia, dato che l'immunizzazione non sembra in grado di prevenire tutti i tumori del collo dell'utero, è ancora di estrema importanza sottoporsi allo screening regolare, anche se si è stati vaccinati», conclude Jo Morrison, consulente in ginecologia oncologica al Musgrove Park Hospital di Somerset, nel Regno Unito.
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