Lo scarso desiderio sessuale maschile può essere trattato con una terapia a base di luce intensa. Lo dimostra uno studio dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Senese coordinato dal dott. Andrea Fagiolini in collaborazione con Roberto Ponchietti e Letizia Bossini dell'Università di Siena.
Lo studio, presentato nel corso dello European College of Neuropsycopharmacology di Vienna, dimostra l'efficacia di un'esposizione alla luce intensa con lampade a 10000 lux sui livelli di testosterone.
«Una riduzione del desiderio sessuale colpisce un numero significativo di uomini dopo i 40 anni ed è determinata, nel 25% dei casi, anche da particolari problemi legati all'età o ad altri fattori», rileva Fagiolini.
38 uomini che presentavano una riduzione del desiderio sessuale o della capacità di erezione hanno partecipato allo studio. I soggetti sono stati divisi in due gruppi: il primo ha ricevuto un trattamento con la terapia della luce, il secondo invece una terapia con una lampada a minore intensità , per simulare il placebo.
«Abbiamo trovato differenze significative - spiega Fagiolini -. Prima del trattamento, entrambi i gruppi avevano in media un punteggio di soddisfazione sessuale di circa 2 su 10, dopo il trattamento il gruppo esposto alla luce attiva ha riportato punteggi di circa 6.3, con un aumento superiore al 300%. Al contrario, il gruppo di controllo ha mostrato solo un punteggio medio di circa 2,7 dopo il trattamento. Nell'emisfero nord la produzione di testosterone del corpo diminuisce naturalmente da novembre ad aprile, e quindi aumenta costantemente con la primavera e l'estate, con un picco nel mese di ottobre. Gli effetti di queste variazioni potrebbero contribuire al fatto che il mese di giugno mostra il più alto tasso di concepimento. Non siamo ancora in una fase in cui possiamo consigliare la terapia con la luce artificiale come un trattamento clinico. Tuttavia, se i nostri risultati saranno confermati in uno studio più ampio, la terapia della luce potrà essere utilizzata in un ampio numero di persone. Per il momento, abbiamo solo un piccolo studio e dobbiamo trattare i risultati con la dovuta cautela».
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