Un passo verso la contraccezione on demand

Possibile una pillola da assumere non regolarmente

Nel campo della contraccezione ci sono punti fermi come la pillola anticoncezionale e obiettivi della ricerca che sembrano difficili da raggiungere come il “pillolo” maschile. Di quest'ultima categoria fa parte anche l'idea della pillola on demand, ovvero una pillola contraccettiva da utilizzare non in maniera regolare, ma a seconda delle circostanze per evitare gravidanze indesiderate.
Uno studio pubblicato su BMJ Sexual & Reproductive Health mostra la possibile efficacia di una combinazione di farmaci già in uso, l'ulipristal acetato - noto come pillola dei 5 giorni dopo - e l'antinfiammatorio non steroideo Meloxicam. La loro combinazione, secondo i ricercatori, avrebbe l'effetto di impedire l'ovulazione nella fase del ciclo in cui è più alto il rischio di gravidanza.
Al piccolo studio hanno partecipato 10 donne fra i 18 e i 35 anni con ciclo regolare. Sono state monitorate per 2 cicli, il primo come ciclo base di partenza per identificare il normale andamento dell'ovulazione e in seguito un ciclo di trattamento, con l'assunzione di 30 mg di ulipristal acetato e 30 mg di meloxicam.
Le donne sono state sottoposte a esami ematici regolari e a ecografie. 9 delle 10 donne sono state incluse nell'analisi finale.
In 6 donne l'ovulazione è stata effettivamente interrotta, un primo dato che fa sperare nell'efficacia del contraccettivo. "Comparando i risultati dell'interruzione di ovulazione tra i nostri studi e i precedenti sui quali ci siamo basati per il nostro protocollo, la combinazione dei due farmaci è riuscita a interrompere l'ovulazione in ogni fase della finestra di fertilità più di ogni altro farmaco studiato in precedenza. E anzi rinforza l'ipotesi che aggiungere il meloxicam può aumentare l'efficacia come contraccettivo di emergenza", hanno dichiarato gli scienziati.
Tuttavia, non mancano i dubbi sulla realizzazione di un farmaco simile. Emilio Arisi, specialista della contraccezione e attualmente presidente della Smic, la Società medica italiana per la contraccezione, è piuttosto scettico.
"Già altri studi hanno analizzato l'efficacia dell'ulipristal, farmaco che si sa essere strumento efficace nell'interferire con l'ovulazione, tanto che è usato come contraccettivo di emergenza. Questo studio analizza la combinazione dei due farmaci, ma non è scontato che l'unione faccia la forza. Del resto, logicamente, la contraccezione on demand è già quella di emergenza".
C'è peraltro il problema della corretta assunzione del farmaco, dal momento che in molte donne il ciclo risulta irregolare. "Mediamente l'ovulazione avviene tra il quattordicesimo e il sedicesimo giorno del ciclo, ma per esserne sicure si dovrebbe fare un test del sangue, e diventa farraginoso. Né avrebbe senso ricorrere a dosi non risibili di farmaci se poi l'ovulazione non c'è. E del resto non sappiamo l'impatto di sicurezza, anche in termini di effetti collaterali, dovendo utilizzare questi farmaci anche solo 5 o 6 volte al mese".
Un'idea affascinante, quindi, ma difficile da realizzare in termini di praticità e di reale efficacia.

02/05/2022 16:00:00 Andrea Sperelli


Notizie correlate