Il consumo di mirtilli è associato a un effetto benefico sul microbioma intestinale e quindi sulla salute dell'intestino. A dirlo è una ricerca della North Carolina State University pubblicata su Antioxidants.
In generale, è noto l'impatto positivo della frutta e della verdura sul nostro organismo. Chi consuma molti alimenti vegetali beneficia di un rischio inferiore di insorgenza di patologie croniche come obesità , diabete, malattie cardiovascolari e neurodegenerative.
I mirtilli, in particolare, sembrano ostacolare la proliferazione batterica, contribuendo a ridurre i sintomi dei disturbi del tratto digerente. Gli scienziati americani hanno analizzato la varietà di polifenoli presente nei mirtilli. Si sono concentrati sugli effetti degli antociani, una classe di pigmenti vegetali, analizzando i profili di 267 genotipi di mirtillo e verificando una correlazione con una migliore salute intestinale.
Fra tutti i genotipi analizzati ne sono stati selezionati alcuni che hanno mostrato di provocare una risposta positiva del microbioma intestinale. Una scoperta che potrebbe rivelarsi importante anche in sede di coltivazione e produzione dei frutti. La scelta di produrre un determinato tipo di mirtillo potrebbe infatti comportare a cascata un miglioramento della salute collettiva a costo zero.
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