I vari interventi per la spina bifida fetale

Vantaggi e svantaggi delle diverse tecniche chirurgiche

Negli ultimi anni i chirurghi hanno cercato di sperimentare vari approcci per l'intervento in caso di spina bifida aperta (OSB) in alternativa alla classica isterotomia. Lo scopo è di ridurre l'invasività e preservare i benefici fetali del trattamento.
Uno studio pubblicato su Italian Journal of Obstetrics and Gynecology ha rivisto i dati disponibili in letteratura sulle varie tecniche chirurgiche analizzandone i risultati, i vantaggi e gli svantaggi in termini di esiti chirurgici, le potenziali complicanze materno-fetali e il rischio di prematurità.
Alla fine sono stati selezionati 20 studi, 12 dei quali si occupavano di approccio aperto e gli altri 8 di riparazione intrauterina dell'OSB mediante fetoscopia.
I due approcci principali (aperto e fetoscopico) presentano diverse varianti chirurgiche secondo la proposta di diversi gruppi. Le tecniche fetoscopiche mostrano un minor tasso di complicanze materne, mentre quelle in aperto hanno i risultati fetali e per il neonato migliori.
Stando ai dati disponibili, gli autori pensano che lo sviluppo della tecnica della mini-isterotomia possa essere la via più promettente e appropriata. I maggiori benefici neurologici ottenuti con la chirurgia fetale aperta - l'obiettivo primario del trattamento prenatale - stanno ancora superando i benefici materni delle tecniche fetoscopiche. Per confermarlo, tuttavia, serviranno studi controllati randomizzati.
È probabile che le due tecniche siano equivalenti, ma che vadano utilizzate con indicazioni diverse in base ai singoli casi.

Fonte: http://www.gynaecology-obstetrics-journal.com/wp-content/uploads/2022/03/Cavoretto.pdf
Italian Journal of Obstetrics and Gynecology

04/01/2023 15:30:00 Andrea Sperelli


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