Nel caso di sindrome dell'intestino irritabile, i pazienti possono prendere in considerazione l'idea di aumentare la propria attività fisica.
Secondo uno studio della Sahlgrenska Academy svedese, i soggetti con colon irritabile più attivi sono anche quelli che mostrano condizioni migliori del proprio intestino.
Lo studio, diretto da ricercatori dell'Università di Gteborg, ha coinvolto un centinaio di pazienti con colon irritabile. I soggetti colpiti lamentano sintomi molto fastidiosi quali meteorismo, dolore intestinale, stipsi e/o diarrea.
L'incremento dell'attività fisica ha l'effetto di attenuare i sintomi. I pazienti della sperimentazione hanno effettuato esercizi per 20-60 minuti al giorno, 3-5 volte alla settimana.
In alcuni casi, hanno iniziato da zero, mentre altri che praticavano già un'attività sportiva hanno seguito un piano per l'aumento di intensità dell'esercizio.
Dopo oltre 3 mesi, più del 40 per cento dei pazienti ha mostrato miglioramenti nella sintomatologia. A distanza di 5 anni, i volontari che avevano aumentato l'attività fisica riferivano di avere meno sintomi gastrointestinali rispetto all'epoca in cui erano sedentari.
«Chi soffre di sindrome del colon irritabile spesso limita le sue attività, invece muovendosi di più la funzione intestinale diventa più stabile e i pazienti sentono di riuscire a tenerla maggiormente sotto controllo - dice la responsabile dello studio, Elisabet Johannessen - . Questo è vero anche per i pazienti in cui prevalgono gli episodi di diarrea, nei quali spesso si pensa che lo sport possa soltanto aumentare la motilità intestinale: anche questi soggetti riferivano di avere una maggior capacità di influenzare e tenere sotto controllo il proprio intestino. L'esercizio va comunque “dosato” e pensato per ciascun paziente, in modo che possa affrontarlo e trarne i maggiori benefici. Che sono anche psicologici: i partecipanti hanno riferito di avere una maggiore autostima e benessere mentale, proprio grazie all'attività fisica».
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