La semplice interruzione del fumo fa guadagnare oltre 4 anni di vita ai soggetti colpiti da infarto. Lo sostiene uno studio coordinato dall'American University Medical Centre presentato all'ultimo incontro della Società Europea di Cardiologia.
La ricerca ha analizzato i dati di 989 pazienti dai 45 anni in su che avevano continuato a fumare nei 6 mesi successivi a un infarto o a un intervento per l'impianto di stent o bypass.
Allo scopo di prevenire altri eventi cardiaci, i pazienti erano trattati con antiaggreganti, statine e antipertensivi. "Questo gruppo è particolarmente a rischio di avere un altro infarto o un ictus. Per loro smettere di fumare è potenzialmente l'azione preventiva più efficace", ha affermato Tinka Van Trier, tra gli autori dello studio.
Secondo i ricercatori, il beneficio dovuto all'abbandono del fumo era sovrapponibile a quello derivante dalla terapia farmacologica. Smettere di fumare equivarrebbe a un guadagno di 4,81 anni senza infarto o ictus, mentre l'assunzione dei tre farmaci avrebbe assicurato un guadagno di 4,83 anni.
"Questo indica che smettere di fumare è molto importante per aggiungere anni in salute alla propria vita", ha commentato Van Trier. "È importante sottolineare che la nostra analisi non ha tenuto conto degli altri vantaggi sulla salute derivanti dalla rinuncia al fumo, ad esempio sulle malattie respiratorie e il rischio di cancro. Sappiamo che il fumo di sigaretta è responsabile del 50% di tutti i decessi evitabili tra i fumatori, di cui la metà è dovuta a malattie cardiovascolari".
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