Una dolce nonnina protagonista dei sogni dei bimbi. Arriva qualche giorno dopo Babbo Natale, per accontentare chi è rimasto deluso dal regalo o per punire i più birichini. Quella della Befana è una sana tradizione familiare. La notte del 6 gennaio diventa un evento per i bambini che aspettano con un po' di paura e tanta speranza. Una figura, quella della vecchietta, molto amata in passato che può permettersi di viziare senza dover educare, e il cui ricordo accompagnerà il bambino negli anni.
Italo Farnetani, pediatra e docente dell'Università di Milano, consiglia: ''Non deve diventare un Babbo Natale di serie B, che porta regalucci di poca importanza. Né una dispensatrice di punizioni - che infila cenere e carbone nella calza''. ''Per i bambini la Befana dovrebbe essere una figura familiare e amichevole, sempre benevola, come una volta, quando la famiglia intera ne aspettava con impazienza l'arrivo. Non deve essere una nonna, perché oggi le nonne sono giovani e attive, ma piuttosto una bisnonna, che chiude un occhio davanti alle marachelle del nipotino ed è sempre pronta ad accoglierlo''.
Dunque sì alla tradizione della calza, ''anche piena di dolcini: per pochi giorni non fanno male'', assicura il pediatra. Vietato invece il carbone: ''Non esistono i bambini cattivi, solo quelli vivaci o con alcuni problemi di salute, e soprattutto spetta ai genitori e non alla Befana punirli''.
Invece Pier Luigi Tucci, presidente della Fimp, Federazione italiana medici pediatri, consiglia di uscire dal cliché che impone di regalare solo cioccolatini e caramelle varie. Si può pensare anche a trasformare il rito della calza in un qualcosa di più costruttivo, ad esempio facendo un regalo utile al bambino. Via libera dunque a calze di dimensioni ridotte per far chiudere in bellezza le feste ai bambini ma con un pensiero che possa essere utilizzato tutti i giorni, come un accessorio per la neve, per la scuola o per lo sport preferito, unendo così l'utile al dilettevole.
Il pediatra Farnetani consiglia in base all'età . ''Per i più piccoli, fino a sei anni, oltre ai dolcini l'ideale è un peluche: qualcosa di caldo e tenero che li accompagnerà nel corso dell'anno. Per i più grandicelli, fino ai 12 anni, meglio un berretto invernale curioso, da sfoggiare per andare a scuola o al parco''. E gli adolescenti? ''Sì alla calza anche per loro, una piacevole tradizione a cui molti non vogliono rinunciare. Per renderla ancora più gradita, è utile un oggetto di abbigliamento piccolo ma molto desiderato: le mamme sapranno di sicuro leggere nei desideri dei figli. E regalare un po' di magia - conclude - nell'ultima festa del cuore dell'inverno''.
Molti bambini credono che la Befana sia la moglie di Babbo Natale e che abiti al Polo Sud, mentre il marito vive al Polo Nord. Babbo Natale non sempre riesce ad accontentare i desideri dei bambini e a questo cerca di rimediare la Befana.
Qualche bambino pensa che la Befana esista veramente, cerca di immaginarla e la aspetta con ansia; alcuni non ci credono e pensano che sia la mamma a mettere i regali nelle calze, però fanno finta di non saperlo. Lasciamo ai nostri figli queste simpatiche tradizioni.
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