Una terapia a mRna per il tumore epatico

Caricata su nanoparticelle intelligenti

Una nuova terapia basata sull'mRna potrebbe rivoluzionare le cure del carcinoma epatocellulare, il tumore del fegato più aggressivo.
Lo dimostra uno studio pubblicato su Nature Communications da un team del General Hospital of Massachusetts e del Brigham and Women's Hospital di Boston. La terapia, basata sullo stesso agente molecolare utilizzato per i vaccini anti-Covid caricato su nanoparticelle intelligenti, sembra in grado di fermare la crescita della neoplasia.
L'Rna messaggero viene trasportato dalle nanoparticelle nelle cellule malate, rilasciando in tal modo le istruzioni per produrre l'immunosoppressore p53, proteina già nota ai medici perché risulta disattivata in diversi tumori solidi.
Rilasciando l'Rna messaggero, le nanoparticelle riescono a rallentare la crescita tumorale e rendono il cancro sensibile all'immunoterapia di sostegno.
Ora i ricercatori americani tenteranno di testare la terapia direttamente su pazienti oncologici, un approccio potenzialmente valido per molti tipi di cancro, dal momento che la soppressione di p53 è elemento comune fra di loro.

16/02/2022 11:00:00 Andrea Sperelli


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