I medici e gli altri operatori sanitari impegnati ogni giorno nelle strutture ospedaliere dovrebbero porre maggiore attenzione all'uso delle mascherine. Secondo alcune autorità europee per la salute e la sicurezza, ad esempio la britannica Hse e la francese Inrs, le mascherine con gli elastici dietro alle orecchie non possono garantire la sicurezza necessaria e rappresentano un rischio per gli operatori sanitari.
Diversi studi dimostrano infatti che la presenza degli elastici ear-loop, cioè alle orecchie, comportano una tenuta molto inferiore rispetto ai facciali filtranti tradizionali dotati di elastici dietro la nuca. Il rischio è che l'aria contaminata dall'ambiente circostante raggiunga i polmoni senza essere filtrata, esponendo così l'utente a un grave rischio per la propria salute. È necessario quindi utilizzare facciali filtranti classificati come Ffp2 e Ffp3, che aderiscono perfettamente al volto degli operatori.
"Per verificare se un dispositivo è realmente efficace - spiega Claudio Galbiati, presidente di Assosistema Safety - ci sono diversi metodi. Quello più conosciuto è il cosiddetto fit-test, che consiste in una prova di adattabilità eseguita su ogni operatore e su ogni dispositivo che viene utilizzato dall'operatore stesso, consentendo così di verificare effettivamente se la persona è protetta e se la mascherina si adatta al suo volto".
È necessario quindi che le aziende ospedaliere facciano un'attenta valutazione nella selezione del prodotto per garantire sia la sicurezza dell'operatore che quella del paziente.
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
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