Le donne con psoriasi da moderata a grave hanno un tasso di fertilità inferiore e un rischio più elevato di abortire rispetto alle donne senza psoriasi. A dirlo è uno studio pubblicato su Jama Dermatology da un team dell'Università di Manchester.
I ricercatori si sono serviti dei dati raccolti da un ampio database di cure primarie nel Regno Unito, il Clinical Practice Research Datalink (CPRD) GOLD, dal 1998 al 2019. Queste informazioni sono anche state collegate al registro delle gravidanze e alle statistiche degli episodi ospedalieri.
La valutazione ha incluso un totale di quasi 64mila pazienti con psoriasi e più di 318mila controlli senza la malattia, con un'età media di 30 anni. Le pazienti sono state seguite per una mediana di 4,1 anni e poco più del 5% presentava psoriasi da moderata a grave nel periodo di follow-up.
È emerso che nelle pazienti con psoriasi da moderata a grave i tassi di fertilità erano inferiori. Rispetto al gruppo di controllo, le gravidanze nelle pazienti con psoriasi mostravano un rischio più elevato di aborto spontaneo. L'interruzione di gravidanza si è verificata in circa 1 gravidanza su 5 nei soggetti con psoriasi e circa il 95% di queste si è verificata nel primo trimestre.
«Nelle donne con psoriasi sono stati riscontrati tassi di fertilità più elevati, in particolare in quelle di età compresa tra 15 e 29 anni, ma tassi di fertilità inferiori nelle pazienti con psoriasi da moderata a grave», hanno scritto gli autori. «Nel complesso i tassi di fertilità delle pazienti con psoriasi hanno seguito le tendenze nazionali».
Secondo i ricercatori, la ragione alla base del maggior rischio di aborto nelle donne con psoriasi avrebbe a che fare con le citochine proinfiammatorie IL-17 e IL-23 e con il fattore di necrosi tumorale alfa (TNF-α), che potrebbero influenzare negativamente la placenta e compromettere la crescita del feto, hanno spiegato i ricercatori.
«Per evitare l'aborto spontaneo e le sue conseguenze negative, ulteriori studi dovrebbero valutare gli effetti di una migliore gestione della psoriasi e un attento monitoraggio durante la gravidanza», hanno concluso. «In particolare le pazienti con psoriasi avevano maggiori probabilità di avere comorbilità che potrebbero essere correlate a scarsi esiti della gravidanza, giustificando quindi una maggiore enfasi sulla gestione delle comorbilità come parte del piano di gestione di routine».
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