Nuova possibile terapia per l'osteosarcoma

Farmaci mirati con target la mutazione del gene RB1

La scoperta di una mutazione a carico del gene RB1 nei casi di osteosarcoma potrebbe rivelarsi fondamentale per la messa a punto di una nuova terapia. Lo sostiene uno studio pubblicato su Nature Communications da un team dell'UCL Cancer Institute di Londra e dell'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna.
Lo studio ha scoperto un'alterazione genetica piuttosto frequente in chi è affetto da osteosarcoma, la mutazione del gene RB1, che potrebbe rendere la malattia sensibile ai PARP inibitori, farmaci già autorizzati per altri tipi di tumori.
RB1 è un gene oncosoppressore - cioè un gene che protegge le cellule dall'accumulo di mutazioni potenzialmente tumorali - localizzato sul cromosoma 13. Le mutazioni RB1 si trovano in circa la metà degli osteosarcomi e sono state collegate a una prognosi infausta e a un alto rischio di andare incontro a metastasi.
La ricerca dimostra che le cellule di osteosarcoma con gene mutato vengono facilmente eliminate dagli inibitori di PARP, che sembrano funzionare in maniera egregia su questo tipo di cancro.
Lo studio è stato condotto per il momento solo su cellule oncologiche: "Ma abbiamo forti indicazioni che la sensibilità agli inibitori di PARP osservata sia riproducibile anche nelle condizioni cliniche", spiega Katia Scotlandi, responsabile del laboratorio di Oncologia sperimentale dell'Istituto Ortopedico Rizzoli e coautrice dello studio: "Le ricerche, infatti, sono state svolte in laboratorio in condizioni che riproducono fedelmente le caratteristiche dei tumori originali e con cellule tumorali prelevate recentemente. È quindi altamente improbabile che i dati siano dovuti a cambiamenti legati alla crescita a lungo termine delle cellule tumorali in condizioni artificiali. I risultati aprono alla possibilità di una nuova terapia per un tumore per il quale sono indispensabili trattamenti innovativi e il prossimo passo sarà verificare in studi clinici la reale efficacia di questi agenti terapeutici".
Secondo gli autori, la scoperta potrebbe rivelarsi importante anche per altri tipi di cancro in cui la mutazione RB1 risulta frequente, ad esempio il tumore del polmone a piccole cellule e il glioblastoma.
L'osteosarcoma è causato dalla trasformazione degli osteoblasti, le cellule specializzate nella produzione di tessuto osseo, e quasi sempre si sviluppa nelle ossa delle gambe e delle braccia. È più frequente in età pediatrica e fra i giovani adulti. I trattamenti integrati hanno aumentato la sopravvivenza media, portando quella a 5 anni dal 20 al 60%. Grazie alla chemioterapia neoadiuvante, poi, l'amputazione dell'arto viene praticata ormai solo nel 5% dei casi.

19/01/2022 15:30:00 Andrea Sperelli


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