Pioglitazone non aumenta il rischio di cancro alla vescica

Il farmaco anti-diabete non comporta rischi superiori alla media

Nessun rischio particolare di cancro alla vescica per quei pazienti diabetici in cura con il farmaco Pioglitazone (Actos). I dati dello studio epidemiologico, condotto dalla University of Pennsylvania e dal Kaiser Permanente Northern California (KPNC), evidenziano che non è stato riscontrato alcun aumento statisticamente significativo del rischio di tumore della vescica nei pazienti esposti a farmaci contenenti pioglitazone, incluso Actos.
Inoltre, tale studio non ha evidenziato alcuna associazione fra il rischio di tumore della vescica e la durata della terapia con pioglitazone, l'aumento della dose cumulativa di pioglitazone o il tempo trascorso dall'inizio della terapia.
Lo studio epidemiologico, della durata di dieci anni, era stato disegnato per valutare se i pazienti esposti a pioglitazone presentassero un aumento del rischio di tumore della vescica. I risultati a 10 anni confermano che non c'è incremento significativo del rischio globale di carcinoma della vescica nei pazienti trattati con Actos, come già rilevato nell'ultima analisi ad interim, condotta sui dati a 8 anni.
I risultati dello studio sono stati comunicati alle autorità regolatorie nel mondo, in conformità alle normative locali e saranno presentati e pubblicati nei prossimi mesi.
“La conclusione di questo studio a lungo termine è una pietra miliare nella storia di pioglitazone” - afferma Giuseppe Michele Blasco, Medical & Regulatory Director di Takeda Italia. “Come già affermato dall'EMA nel dicembre 2011 e successivamente confermato dall'AIFA, dopo la revisione completa dei dati di farmacovigilanza esistenti sul prodotto, i risultati dello studio, relativi all'uso di Pioglitazone e al rischio di tumore alla vescica, confermano ulteriormente il profilo beneficio/rischio positivo del prodotto”.
Gli studi clinici hanno coinvolto oltre 27.000 soggetti e dal primo lancio (1999) il totale anni-paziente di esposizione al farmaco nel mondo ha superato i 29 milioni. Pioglitazone, al dosaggio raccomandato, rappresenta un'opzione di trattamento valida per il diabete di tipo 2, con un profilo di sicurezza ben consolidato. Nel trattamento del diabete di tipo 2 i benefici di un buon controllo glicemico superano per importanza i rischi associati alla terapia, tali rischi sono opportunamente descritti e comunicati tramite il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto ed il Foglietto Illustrativo del farmaco attualmente autorizzati. Pioglitazone è un tiazolidinedione indicato come trattamento di seconda e terza linea per il trattamento del diabete mellito di tipo 2.

Andrea Sperelli


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