Aprire uno o più profili sui social network all'inizio delle scuole medie ha l'effetto di peggiorare le performance scolastiche. Lo segnala una ricerca condotta dall'Università di Milano-Bicocca e dell'Università di Brescia che ha coinvolto un totale di 6.609 studenti del secondo e del terzo anno delle superiori in varie città della Lombardia. La ricerca ha combinato i dati raccolti con un questionario con quelli scolastici ufficiali dei test Invalsi.
Dall'indagine emerge la pervasività dell'uso dello smartphone. Oltre la metà dei ragazzi lo utilizza spesso o sempre appena sveglio, il 22% lo consulta con la stessa frequenza anche di notte, e il 51% lo utilizza anche durante i pasti in famiglia.
“Dobbiamo ora lavorare per capire come favorire un uso più consapevole delle tecnologie digitali, attraverso nuove norme sociali, strumenti educativi efficaci e policy mirate", ha detto Marco Gui, professore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all'Università Milano-Bicocca, oltre che coordinatore della ricerca.
Lo studio evidenzia un altro fattore, ovvero il fenomeno della “disuguaglianza di iperconnessione”: i ragazzi con meno risorse socioculturali tendono a un uso più intensivo e meno regolato degli strumenti digitali. I dati mostrano infatti che gli studenti con genitori meno istruiti ricevono il primo smartphone prima rispetto ai coetanei con una situazione socioculturale migliore.
“Gli studenti che iniziano prima ottengono risultati peggiori a fine ciclo rispetto a chi aspetta i 14 anni. Il fenomeno è più diffuso tra figli di migranti e di famiglie meno istruite, e questo suggerisce che stiamo osservando un meccanismo che amplifica le disuguaglianze educative", ha commentato Giovanni Abbiati, professore di Sociologia dei processi economici e del lavoro dell'Università degli Studi di Brescia.
Dalla ricerca si evince inoltre che il 94% degli studenti utilizza Internet per cercare informazioni di interesse personale, e che l'83% legge notizie. La quasi totalità dei ragazzi ascolta musica e guarda video su piattaforme come Tik Tok, Instagram Reels e YouTube Shorts (98%).
Le ragazze usano di più i social network per condividere contenuti e interagire con i coetanei, mentre fra i ragazzi sono più comuni i videogiochi e i contenuti di lunga durata in streaming.
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