La dieta migliore per i calcoli renali

Acqua, proteine vegetali e latticini gli alimenti da prediligere

Uno studio pubblicato su Nutrients rivela quale sia il miglior regime alimentare per cercare di contrastare la formazione dei calcoli renali. Gli alimenti da prediligere sono acqua, proteine vegetali e latticini, mentre vanno evitati il più possibile carne, sale e bevande gassate.
«Esiste di certo una predisposizione genetica alla formazione di calcoli, ma una dieta corretta e bilanciata può aiutare a prevenirne la comparsa», spiega Pietro Manuel Ferraro, della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs e dell'Università Cattolica di Roma, autore dello studio.
La cosa più importante resta bere molta acqua. Ogni bicchiere d'acqua, infatti, riduce del 13% la possibilità di formazione dei calcoli. Hanno un effetto positivo anche caffè e succo di agrumi, mentre le bibite analcoliche aumentano il rischio della malattia.
Nella propria alimentazione andrebbe prevista l'assunzione di circa 1,2 grammi di calcio al giorno: il calcio è importante perché riduce l'assorbimento intestinale e l'escrezione di ossalati, proteggendo dalla formazione dei calcoli.
Gli ossalati sono contenuti in molti alimenti, soprattutto in spinaci, barbabietole e patate. Un altro elemento da limitare è il sale, che provoca un aumento nell'eliminazione del calcio attraverso le urine. Inoltre, da evitare anche il consumo di proteine animali, che riducono il pH delle urine e aumentano l'escrezione urinaria di acido urico, soprattutto in presenza di diabete e sindrome metabolica. Le proteine di origine vegetale, invece, non provocano questo problema.
Ne consegue che la dieta più equilibrata prevede un consumo abbondante di frutta e verdura, calcio e acqua, poche proteine animali e poco sale. Un'impostazione che ricorda la dieta mediterranea.
«È comunque opportuno, nelle persone con una spiccata tendenza a formare calcoli,
eseguire una valutazione specialistica per determinare con precisione il ruolo di abitudini alimentari e di altri fattori non dietetici, per intervenire in maniera mirata», conclude Ferraro.

Fonte: Nutrients

19/07/2021 15:10:00 Andrea Sperelli


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