Il punto debole del coronavirus

Scoperto grazie al sangue di un sopravvissuto alla Sars

L'epidemia di Sars che colpì la Cina all'inizio del secolo potrebbe ora aiutare i ricercatori a capire come fermare il virus “gemello”, Sars-Cov-2. Uno studio realizzato dagli scienziati dello Scripps Research Institute di La Jolla in collaborazione con i colleghi dell'Università di Hong Kong ha analizzato un anticorpo ricavato dal sangue di un sopravvissuto all'epidemia di Sars, servendosene per individuare un possibile punto debole del nuovo coronavirus.
Lo studio è stato pubblicato su Science ed è il primo a mappare l'interazione di un anticorpo umano con il nuovo coronavirus a risoluzione quasi atomica. La mappatura ha rilevato un sito quasi identico su entrambi i coronavirus ai quali si lega l'anticorpo: "La conoscenza di siti conservati come questo può aiutare nella progettazione di vaccini e terapie contro Sars-CoV-2, e questi proteggerebbero anche da altri coronavirus, compresi quelli che potrebbero emergere in futuro", afferma Ian Wilson del dipartimento di biologia strutturale dello Scripps Research Institute.
"Il nostro obiettivo finale qui è ottenere informazioni strutturali sugli anticorpi e sui loro siti di legame e usarli per guidare la progettazione del vaccino contro Sars-CoV-2, proprio come abbiamo fatto con influenza e Hiv", afferma Nicholas C. Wu, primo autore dello studio e ricercatore nel laboratorio di Wilson.
Lo studio si è concentrato sull'anticorpo CR3022, isolato già nel 2006 dai ricercatori della società farmaceutica olandese Crucell Holland B.V. Di norma, il sito del legame dell'anticorpo su questi virus non è accessibile agli anticorpi: "Abbiamo scoperto che questa regione è di solito nascosta all'interno del virus e viene esposta solo quando quella parte del virus cambia la sua struttura, come farebbe con un'infezione naturale", afferma l'altro co-autore, Meng Yuan.

06/04/2020 17:21:00 Andrea Sperelli


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