Long Covid, oltre 200 i sintomi

Effetti a lungo termine per milioni di persone

Una seconda pandemia che ha tutta l'aria di volersi prolungare per molto tempo. Parliamo del Long Covid, quella condizione particolare che colpisce il 10-20% delle persone caratterizzata da una serie di sintomi che si protraggono molto oltre il superamento dell'infezione.
A segnalare la complessità della condizione è l'Organizzazione mondiale della sanità, che nella Giornata internazionale di sensibilizzazione sul Long Covid ricorda che sono oltre 200 i sintomi riferiti dalle vittime, circa 17 milioni solo in Europa.
"Anche ora, mentre il peggio della pandemia potrebbe essere passato, il rischio di sviluppare sequele dopo l'infezione rimane altrettanto forte", avverte l'Ufficio regionale dell'Oms.
Gli scienziati della Katholieke Universiteit di Leuven hanno redatto delle linee guida per aiutare gli operatori sanitari a prendersi cura al meglio dei pazienti che convivono con sintomi spesso debilitanti.
"La nostra ricerca ha dimostrato che praticare l'esercizio fisico nelle prime fasi dei trattamenti è una parte cruciale del processo di riabilitazione, sia per aiutare a ricostruire la resistenza sia per agire come antidepressivo. Ottenere il giusto equilibrio, quindi essere in grado di prescrivere un livello benefico di esercizio fisico senza timore di ricadute, è una delle cose utili che le nostre linee guida possono fare", evidenzia Jan Verbakel del Centro accademico di medicina generale, Ku Leuven.
Fra le altre raccomandazioni c'è quella di autogestire i sintomi, utilizzando ad esempio tecniche di respirazione e risparmio energetico. In Belgio i pazienti che manifestano sintomi 12 settimane o più dopo la diagnosi di Covid possono intraprendere un percorso assistenziale a cui vengono indirizzati dai medici di base o da specialisti.
Dopo questo passaggio, i pazienti vengono assegnati a un percorso monodisciplinare - dove vedono solo uno specialista - o a un percorso multidisciplinare, dove vedono una serie di specialisti, a seconda della complessità e della gravità dei sintomi.
Attraverso l'approccio multidisciplinare, viene assegnato un coordinatore dell'assistenza che organizza un incontro di équipe con tutti gli specialisti necessari e il paziente. Gli incontri si ripetono da 2 a 3 volte ogni 6 mesi per analizzare i progressi del paziente.
Il progetto pilota del percorso assistenziale belga durerà fino a luglio 2023, quando sarà rivalutato. È ancora presto per trarre conclusioni, ma l'esperienza sembra positiva per i pazienti.

21/03/2023 15:10:00 Andrea Sperelli


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