Intervento record per un cancro al fegato

Il tumore era stato dichiarato inoperabile

Inoperabile ma non per tutti. Una donna di 42 anni affetta da cancro al fegato si è vista rifiutare da diversi ospedali l'intervento chirurgico di rimozione della neoplasia perché l'operazione era stata giudicata impossibile.
Non la pensavano così i medici dell'Ospedale De Bellis di Castellana Grotte in provincia di Bari, che hanno voluto tentare di salvare la vita alla giovane donna, come spiega il dott. Leonardo Vincenti, direttore del dipartimento di Scienze chirurgiche all'ospedale. «Abbiamo approfondito il caso con una particolare risonanza magnetica e ci siamo riuniti con l'anestesista, una figura fondamentale anche in casi come questo. L'oncologo, per verificare se si potesse intervenire con qualche terapia per ridurre la massa, e con il radiologo, con il quale abbiamo scannerizzato le immagini. In considerazione della giovane età della paziente, non c'erano alternative valide», racconta il medico all'edizione barese di Repubblica.
L'intervento è stato realizzato il 3 novembre, rivelandosi una sfida «per la sede del tumore e per il fatto che bisognava asportare circa tre quarti del fegato e ricostruire le vie biliari nel calibro di millimetri. Ci sono pazienti che possono non uscire vivi dalla sala operatoria dopo un intervento del genere. E poi 8 ore è un tempo estremo, la concentrazione dev'essere altissima secondo per secondo».
Dopo aver trascorso qualche giorno in terapia intensiva, la donna è stata affidata al reparto ordinario dell'ospedale pugliese.
«La risposta all'esame istologico è stata positiva, ci conferma la bontà del lavoro fatto e le terapie che affronterà ora potranno essere efficaci. Ora comincia un'altra battaglia per non far tornare il tumore», conclude Vincenti.

24/11/2023 10:20:00 Andrea Sperelli


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