Era stata progettata proprio per fermare i tumori, ma l'emergenza Covid ne ha imposto l'utilizzo per la messa a punto di un vaccino. La tecnologia dell'Rna messaggero si rivela ora efficace anche su pazienti affetti da melanoma.
Uno studio pubblicato su Science Translational Medicine dai ricercatori di Sanofi e BioNTech - l'azienda che ha sviluppato il vaccino per conto di Pfizer - evidenzia la capacità della tecnologia di fermare il cancro nel giro di 40 giorni su topi affetti da un modello animale di melanoma.
Gli scienziati hanno utilizzato un mix di 4 mRna per indurre le cellule immunitarie dei topi a reagire al tumore.
Gli Rna, infatti, contengono le istruzioni per produrre 4 molecole, citochine, che attivano le difese immunitarie contro il cancro. Lo studio, firmato da Christian Hotz, ha previsto la sperimentazione su 20 cavie affette da melanoma superficiale. La malattia è completamente regredita in 17 dei 20 topi coinvolti.
La terapia è stata poi somministrata ad animali con melanoma e con metastasi polmonari di melanoma, dimostrando di essere efficace anche nei polmoni, anche se iniettata solamente sulla cute nella sede del melanoma cutaneo. È probabile che le cellule immunitarie istruite contro la neoplasia siano in grado di migrare fino ai polmoni per eliminare la malattia anche al loro interno.
Le due aziende hanno avviato i primi trial clinici su oltre 200 pazienti per verificare la sicurezza della terapia.
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