Nella stagione 2020-2021 il numero degli infortuni muscolari in serie A è aumentato vertiginosamente. Lo hanno notato i ricercatori dell'Università di Tor Vergata e dell'Irccs San Raffaele Pisana di Roma, che hanno pubblicato sull'International Journal of Public Health uno studio sull'argomento.
Per spiegarne la causa, gli scienziati ipotizzano un ruolo fondamentale svolto da Covid-19 e dal lockdown che ne è scaturito. Il tasso di infortuni registrato nelle tre stagioni precedenti alla pandemia (2016-17, 2017-20 e 2018-19) è stato messo a confronto con lo stesso dato relativo a quella successiva (2020-21).
I dati sugli infortuni sono stati ricavati da Trasnfermarkt, portale tedesco che aggrega informazioni di ogni tipo sui singoli campionati di calcio nazionali. I ricercatori hanno così raccolto i dati relativi alle cosiddette lesioni non da contatto, quelle articolari o muscolari.
Stiramenti e lesioni muscolari sono risultati in aumento: in media, nella stagione 2020-21 ogni società ha registrato 29 infortuni muscolari, mentre erano 15,9 nel 2016-17 e 14,45 nel 2017-18. Un dato fa riflettere sul possibile legame tra infortuni muscolari e Covid: all'aumentare dei giorni di positività corrisponde un aumento dei giorni passati in infermeria per problemi muscolari.
Dati simili sono emersi dallo studio delle statistiche della Premier League inglese e della Bundesliga tedesca, il primo campionato a ripartire dopo lo stop alla pandemia.
Fra le ragioni dell'aumento delle lesioni muscolari c'è senz'altro la lunga pausa forzata dall'attività agonistica e la successiva ripresa, il più delle volte caratterizzata dalla compressione degli eventi sportivi che si è resa necessaria per recuperare le partite rinviate.
Ma una concausa potrebbe riguardare proprio la natura dell'infezione da Sars-CoV-2. Il recettore Ace2, quello utilizzato dal virus per entrare nell'organismo, è largamente presente nei muscoli, il che fa renderebbe questi ultimi molto più suscettibili ai danni dell'infezione rispetto ad esempio alle articolazioni. La fragilità di muscoli meno alimentati e in grado di smaltire l'anidride carbonica potrebbe essere alla base dei tanti infortuni registrati.
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