Velocizzando la diagnosi di un'infezione del tratto urinario (UTI), è possibile prevenire le complicazioni della malattia nei bambini. Lo afferma uno studio pubblicato su Pediatrics da un team del Children's Medical Center Dallas.
I ricercatori hanno stabilito i parametri associati al numero di globuli bianchi necessari nel campione di urina per poter parlare di infezione.
«Prima possiamo iniziare il trattamento, meglio è per questi giovani pazienti», ha affermato il primo autore Shahid Nadeem. Allo stato attuale, si mette in coltura un campione di urina per diagnosticare un'infezione, pratica che necessita anche di 2 giorni, ritardando così il trattamento.
Per questo, molti medici si affidano al test dell'esterasi leucocitaria, ricercando quindi la presenza dei globuli bianchi nell'urina al microscopio. Nei bambini, però, il numero dei globuli bianchi varia anche in base alla variazione della concentrazione dell'urina, rendendo complicato stabilire quale sia la soglia da prendere in considerazione.
Gli scienziati hanno analizzato le cartelle cliniche di 24.171 bambini con meno di 24 mesi portati al pronto soccorso del Children's Medical Center tra il 2012 e il 2017 con Uti sospetta e che erano stati sottoposti sia all'analisi delle urine (quindi valutazione della concentrazione dell'urina e della presenza di esterasi leucocitaria e globuli bianchi) sia all'urinocoltura. Sulla base di quest'ultimo esame, 2.003 bambini sono risultati affetti da Uti. Servendosi del peso specifico dell'urina, ovvero la densità dell'urina rispetto a quella dell'acqua, e del numero dei globuli bianchi presenti al microscopio, i ricercatori hanno identificato 3 punti di cutoff dei globuli bianchi.
La conclusione è che per sospettare un'infezione del tratto urinario sono necessari 3 globuli bianchi per concentrazioni di urina basse, 6 per concentrazioni moderate e 8 per concentrazioni alte.
La conoscenza del numero dei globuli bianchi nell'urina a diverse concentrazioni consente ai medici di iniziare il trattamento prima di ricevere l'esito dell'urinocoltura, prevenendo così le possibili complicazioni.
Fonte: Pediatrics
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