Gli amanti dei tatuaggi non saranno contenti di saperlo, ma secondo uno studio pubblicato su BMC Public Health da un team dell'Università della Danimarca Meridionale chi si tatua ha un rischio quasi triplo di insorgenza di alcuni tipi di cancro.
Gli scienziati hanno analizzato i dati di oltre 2.000 gemelli, confrontando i tassi di cancro fra chi si era tatuato e chi non lo aveva fatto. È così emerso che i partecipanti con un tatuaggio avevano fino al 62 per cento di probabilità in più di ricevere una diagnosi di cancro della pelle. Chi aveva tatuaggi più grandi del palmo di una mano mostrava un rischio superiore del 137 per cento, mentre per il linfoma il rischio saliva del 173 per cento.
Risultati preoccupanti, anche perché i tatuaggi sono sempre più popolari, soprattutto fra i più giovani. Secondo gli esperti, i tatuaggi potrebbero aumentare il rischio di cancro perché l'inchiostro entra nel flusso sanguigno e si accumula nei linfonodi, ghiandole che svolgono un ruolo fondamentale nel sistema immunitario. L'inchiostro potrebbe essere responsabile di un'infiammazione cronica che creerebbe l'ambiente ideale per la crescita del cancro.
Il professor Henrik Frederiksen, esperto di malattie del sangue presso l'Università della Danimarca meridionale e uno degli autori dello studio, ha spiegato: "Osserviamo che le particelle di inchiostro si accumulano nei linfonodi e sospettiamo che il corpo percepisca l'inchiostro come una sostanza estranea. Ciò potrebbe significare che il sistema immunitario cerca costantemente di rispondere all'inchiostro e non sappiamo ancora se questo ceppo persistente potrebbe indebolire la funzionalità dei linfonodi o avere altre conseguenze sulla salute".
C'è anche da considerare il fatto che il tatuaggio in sé può portare a un ritardo nella diagnosi di un cancro della pelle: "L'inchiostro dei tatuaggi - hanno scritto i ricercatori - potrebbe non causare il cancro, ma semplicemente portare a una diagnosi tardiva e quindi essere potenzialmente associato a stadi più gravi del cancro della pelle. Si tratta di un aspetto su cui intendiamo concentrarci in modo più approfondito in futuro".
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
3046 volte