Una pillola a base di pomodoro potrebbe favorire la produzione di spermatozoi di maggior qualità negli uomini. A sostenerlo è uno studio della Sheffield University che sta testando l'efficacia del licopene, antiossidante naturale che dona al pomodoro il suo tipico colore rosso, nel trattamento della sterilità maschile.
Dopo aver sperimentato il licopene in laboratorio, i ricercatori inglesi stanno ora avviando un trial clinico con un campione di 60 studenti e dipendenti dell'ateneo britannico con un'età compresa fra i 17 e i 30 anni. Lo studio si protrarrà per 3 mesi, durante i quali la metà del gruppo di partecipanti riceverà pillole di licopene per 2 volte al giorno e l'altra metà solo placebo.
«Lo studio ci dirà se il licopene migliora la qualità degli spermatozoi già in fase di sviluppo, riducendo il danno al Dna, e se produce un aumento del numero complessivo di spermatozoi maturi», ha spiegato Allan Pacey, coordinatore dello studio.
La pillola di pomodoro, tuttavia, farebbe bene anche al cuore. Un altro studio dell'Università di Cambridge pubblicato su Plos One rivela infatti gli effetti positivi legati all'assunzione di licopene.
La pillola avrebbe come effetto quello di migliorare la funzionalità dei vasi sanguigni ed è stata testata su un gruppo di 36 persone affette da problemi cardiaci e di altre 36 sane.
I ricercatori, guidati da Joseph Cheriyan, si sono basati sul flusso ematico dell'avambraccio per calcolare il rischio cardiaco. La pillola al pomodoro sembra aver migliorato il flusso sanguigno dei partecipanti affetti da patologie cardiache, senza tuttavia avere effetti sulla pressione, sui livelli di grassi nel sangue e sulla rigidità arteriosa.
«Un trattamento quotidiano con una pillola al pomodoro non sostituisce le altre terapie ma può aggiungere benefici quando affiancato ad altri farmaci», spiega il dott. Cheriyan.
Del resto, a una compressa del genere stanno lavorando anche altri ricercatori della Cambridge Theranostics, una branca biotecnologica dello stesso ateneo.
Si tratterebbe di una pillola che promette di prevenire l'infarto grazie a un contenuto di licopene pari a quello che si potrebbe assumere mangiando 3 kg di pomodori. Si chiamerà Ateronon.
Gli scienziati hanno estratto il licopene contenuto nei pomodori per realizzare una pastiglia capace di far assorbire più facilmente dall'organismo il prezioso antiossidante. Inoltre basterebbe una sola compressa al dì per assumere tanto licopene quanto quello contenuto in 3 chilogrammi di pomodori della variante “tangerine tomato”, coltivata anche in Italia.
L'integratore è mirato a eliminare gli accumuli di grasso nei vasi sanguigni, combattendo il colesterolo cattivo Ldl e prevenendo, di conseguenza, infarti e ictus.
La sperimentazione su Ateronon è stata illustrata nel corso di un convegno a Londra: gli scienziati hanno fatto assumere una pasticca al giorno per 8 settimane a 150 volontari, riscontrando, alla fine del periodo di test, che nei soggetti del campione era quasi completamente stato eliminato il grasso nelle arterie e si era arrestato il processo di accumulo dei lipidi nel sangue.
Certamente questi risultati incoraggianti vanno confermati in più ampi studi, che provino l'efficacia e la sicurezza del prodotto farmaceutico su molte più persone: lo ammettono per primi gli stessi ricercatori. Il dott. Peter Kirkpatrick condurrà altre ricerche su Ateronon all'Addenbrooke's Hospital di Cambridge e ritiene che le nuove compresse anti-infarto potrebbero in futuro soppiantare le statine come rimedio chimico anti-colesterolo.
Il nuovo preparato farmaceutico, contenendo solo sostanze naturali come il licopene, potrebbe in futuro essere venduto nei supermercati, aggirando le procedure più lunghe e complesse d'autorizzazione dei nuovi farmaci: per il ricercatore Gunter Schmidt, tuttavia, le proprietà della pastiglia vanno prese sul serio e non la si deve considerare un integratore alimentare.
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
293892 volte