Sembra strano a dirsi, ma il curry potrebbe risolvere alla radice il problema costituito dalla tubercolosi. Secondo una ricerca dell'Università del Colorado, infatti, la curcumina, un composto contenuto all'interno del curry, avrebbe la capacità di eliminare il temibile Mycobacterium tuberculosis, l'agente patogeno responsabile della malattia.
La curcumina è impiegata da secoli in Asia per la cura di vari disturbi, per via della sua capacità di indurre l'apoptosi, ovvero la morte programmata, nei confronti dei batteri.
Il nuovo studio, pubblicato su Respirology, ha evidenziato l'efficacia della curcumina nel processo di inibizione di una particolare molecola cellulare chiamata fattore-kappa nucleare B. La scoperta potrebbe condurre alla messa a punto di nuovi trattamenti diretti contro la tubercolosi, auspicabili soprattutto per i casi più resistenti.
Xiyuan Bai, uno degli autori dello studio, spiega: «Il nostro studio ha dimostrato che la curcumina protegge contro l'infezione causata dal Mycobacterium Tuberculosis nelle cellule umane. Il ruolo protettivo della curcumina per combattere i batteri farmaco-resistenti alla tubercolosi ha ancora bisogno di conferma, ma se convalidato la curcumina può diventare un nuovo trattamento per modulare la risposta immunitaria al fine di evitare la resistenza ai farmaci in caso di tubercolosi».
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