L'immunoterapia può causare esofagite da reflusso

Revisione pone l'accento sul possibile effetto collaterale

I pazienti trattati con immunoterapia sublinguale per superare la loro allergia agli alimenti potrebbero sviluppare esofagite eosinofila (EoE). A mostrarlo è uno studio pubblicato su European Annals of Allergy and Clinical Immunology da un team dell'Università di Cipro a Nicosia guidato da Constantinos Pitsios.
Si tratta di una revisione condotta seguendo le linee guida della dichiarazione PRISMA. Nella metanalisi riguardante i pazienti sottoposti a OIT (immunoterapia orale desensibilizzante), i tassi complessivi per paziente per i sintomi possibilmente correlati all'EoE erano del 34% per i sintomi gastrointestinali generali, incluso il 32% dei sintomi riportati correlati al dolore addominale e il 12% del vomito riportato. Il tasso complessivo di interruzione dell'OIT è stato del 14%, con il 4,7% di questi sintomi potenzialmente attribuibili all'EoE. In generale, l'EoE si risolve clinicamente e istologicamente dopo l'interruzione dell'OIT alimentare.
«In questo articolo abbiamo descritto il protocollo della revisione sistematica che è stato pianificato. Questa revisione sistematica si concentrerà principalmente sulle evidenze esistenti: 1) se la gravità e la frequenza dell'EoE presentata durante l'AIT sono simili a quelle di una popolazione di confronto senza AIT, e 2) come la cessazione o il prolungamento dell'AIT influisce sul decorso clinico dell'EoE. Verrà inoltre valutata l'opzione descritta per trattare l'EoE (con inibitori della pompa protonica e corticosteroidi ingeriti) e continuare il protocollo di desensibilizzazione».

22/02/2024 10:00:00 Andrea Sperelli


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